La Giunta Regionale


04.11.2023 14:14

Salute: Riccardi, donatori sangue esempio di struttura sociale viva

Udine, 4 nov - "In questa che è la Giornata dell'Unità Nazionale, ho voluto essere presente al convegno dei donatori di sangue del Nordest, perché credo che la cultura e i traguardi raggiunti dal nostro Paese siano merito anche di realtà associative come Afds e Fidas, tutte animate da valori importanti: solidarietà, gratuita e anonimato. Un sentire e un agire che non porta beneficio soltanto a chi è nella necessità e nella difficoltà, ma che crea socialità, momenti di incontro e confronto costruttivi: aspetti fondamentali, specialmente in questo momento storico segnato da una società fortemente destrutturata". È su questi concetti che si è soffermato, in particolare, questa mattina, l'assessore regionale con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervento a Udine, nel salone del Parlamento del Castello, al convegno organizzato dall'Associazione friulana donatori del sangue di Udine (Afds), "Il futuro del dono del sangue e quello dei donatori" che ha visto la partecipazione delle associazioni dei donatori di sangue del Friuli Venezia Giulia, del vicino Veneto e di parte del Trentino Alto Adige. "Il sistema deve guardare con grande attenzione ai donatori di sangue, e difenderlo. Sappiamo che la nostra è una regione generosa: questa terra, che nella sua storia ha dovuto affrontare situazioni molto difficili, tra le quali il terremoto del 1976, porta nel suo Dna il talento del dono e dell'aiuto al prossimo. Il numero di donatori, così come quello dei volontari, è il più alto d'Italia in rapporto alla popolazione. Il dono del sangue rende autosufficiente la nostra regione e aiuta quelle che sono in difficoltà", ha fatto notare. Nel continuare la sua riflessione, l'esponente dell'Esecutivo si è soffermato su quello che sarà il futuro della donazione, a fronte di una domanda crescente e di un'offerta che scenderà inevitabilmente a causa dell'inverno demografico, con più persone bisognose di aiuto e sempre meno giovani. Sulle nuove generazioni, Riccardi ha osservato come grande sia l'entusiasmo di molti giovani: "Il tempo che viviamo non è semplice per loro - ha detto -, ma il loro sentire è sano: va intercettato. Questo è il compito che ci spetta, questa la nostra grande responsabilità, per creare una società del futuro solidale e forte". ARC/PT/pph