La Giunta Regionale


14.10.2023 15:56

Salute: Riccardi, non basteranno solo più risorse e maggiore personale


Udine, 14 ott - "I nodi strutturali da sciogliere per avviarsi nella più giusta direzione per disporre di un sistema sanitario efficiente e sostenibile, sono molti e sarebbe sbagliato pensare che solo più risorse finanziarie e maggiore personale potrebbero bastare. Penso che, nella necessaria revisione del rapporto tra la sanità pubblica e i medici di medicina generale, la dipendenza di quest'ultimi non risolverebbe i problemi che oggi si registrano".
Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi intervenuto a Udine al XXI congresso regionale della Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti e XII congresso dell'Associazione nazionale infermieri medicina, dal titolo: "La sanità del futuro tra tradizione e innovazione: quali prospettive e quel ruolo per la medicina interna in Friuli Venezia Giulia?" dove si sono confrontati rappresentanti di società scientifiche e istituzioni.
Sollecitato dal dibattito proprio sul rafforzamento della sanità territoriale e la presenza del medico di medicina generale (mmg), Riccardi ha spiegato che "il rapporto tra il medico di medicina generale e la sanità pubblica debba modificarsi offrendo alla sanità pubblica una quota delle ore disponibili che possano rispondere alle proprie esigenze organizzative, senza che però questo debba per forza imporre per loro un rapporto di dipendenza".
"Questo è uno dei nodi principali dell'organizzazione del sistema territoriale - ha sottolineato ancora l'esponente dell'Esecutivo -. Se non interverremo subito per 'mettere a posto' queste cose, tutti gli investimenti che faremo anche con i fondi del Pnrr rischiano di non funzionare, a partire dalle Case di comunità. Mi auguro che il Governo riesca a raggiungere questo risultato, nell'interesse di tutti".
Riccardi ha aggiunto di credere che "in questo momento di emergenza, l'interesse generale dovrebbe riguardare tutti, al di là del singolo interesse di parte, seppure legittimo".
"I nostri modelli organizzativi, che nella pandemia sono diventati necessariamente orizzontali, devono diventare un patrimonio di tutti noi, nella limitata disponibilità degli strumenti delle risorse che abbiamo a disposizione" ha chiuso poi Riccardi, ricordando che "per uscire dalla situazione di difficoltà in cui versa il sistema della salute nel nostro Paese c'è bisogno di una grande alleanza tra politica, istituzioni, categorie, mondo della formazione e organizzazioni sindacali. Va rivisto l'impianto dell'offerta ancora strutturato per dare risposte a bisogni di una società che non c'è più. Ognuno deve fare con responsabilità la propria parte, prendendo delle decisioni: solo così potremo salvare il sistema, altrimenti destinato a non garantire le risposte necessarie". ARC/PT/gg