Longarone, 9 ott - "Quella di oggi resterà una giornata
scolpita nella storia: il ricordo dei caduti della tragedia del
Vajont, con il presidente delle Repubblica Sergio Mattarella,
alla diga. Una giornata importante perché ci mette ancora una
volta tutti assieme, per condividere le professionalità, le
esperienze, le buone pratiche del Sistema di protezione civile,
con il fine principale che è sempre lo stesso: migliorare la
sicurezza delle persone. La continuità assistenziale delle
comunità colpite da calamità è un altro messaggio che arriva oggi
da Longarone come missione del sistema di protezione civile,
insieme a quello, altrettanto importante, della tutela dei
soccorritori".
Lo ha sottolineato questo pomeriggio l'assessore con delega alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi,
intervenuto al centro culturale "Ferruccio Parri", a Longarone,
al convegno "Sguardi sul Vajont. Linguaggi e saperi a confronto
sessant'anni dopo la catastrofe", simposio cui hanno preso parte,
tra gli altri, il sindaco di Longarone, Roberto Padrin, il capo
dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico, e della
difesa civile Laura Lega e il capo dipartimento della Protezione
civile nazionale Fabrizio Curcio.
"In questi ultimi anni ci siamo trovati ad affrontare emergenze
che non hanno avuto solo a che fare col complesso rapporto tra
uomo e natura, come fu per il dramma del Vajont - ha sottolineato
Riccardi -. La pandemia, prima tra tutte, ha richiesto lo sforzo
di tutto il sistema di protezione civile, dai volontari alla
struttura regionale, in sinergia con la Salute; la guerra ai
confini con l'Europa, che ci ha portato ad accogliere chi
scappava dalla sua terra, i bambini oncologici che abbiamo curato
nei nostri ospedali, fino alla realizzazione di un campo in
Slovacchia per i profughi in fuga dall'Ucraina".
Riccardi ha poi ricordato "l'impegno e l'immediata disponibilità
data della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia per la
Turchia terremotata, che ha visto la nostra regione, tramite il
Porto di Trieste, essere individuata come hub nazionale per
l'invio, da tutta Italia, di aiuti a quel Paese. Senza contare le
recenti missioni nell'Emilia devastata dall'alluvione, dove è
spiccata l'alta specializzazione di volontari e funzionari della
Protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia non solo
nel liberare abitati isolati e nella mappatura delle frane, ma
anche nel recupero di beni culturali: gli antichi e preziosi
volumi della biblioteca vescovile di Forlì".
Nel ringraziare i Vigili del fuoco, i volontari e i funzionari di
Protezione civile presenti al convegno per l'aiuto fornito nella
copertura dei tetti della zona di Mortegliano, Riccardi ha poi
ricordato l'ultima emergenza cui la Regione sta facendo fronte,
ovvero quella legata al maltempo di luglio e agosto scorsi. "E'
il valore del sistema, dell'agire compatti e uniti, l'alleanza
tra Stato e Regioni, Regione e Comuni, la continua formazione, i
costanti investimenti in tecnologie, che rendono così efficiente
la rete della protezione civile, figlia della grande lezione di
Giuseppe Zamberletti" ha chiuso l'assessore in questa che è anche
la prima giornata della Settimana della protezione civile in
tutta Italia.
ARC/PT/al
L'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi (al centro del tavolo) durante il suo intervento a Longarone