Salute: Riccardi, su "modello Sacile" al vaglio incremento dei servizi
Sacile, 8 set - "Sacile è sicuramente un modello nel rapporto
esistente tra ospedale e territorio, che dovremo portare
all'attenzione generale nell'ambito della riorganizzazione della
sanità in Friuli Venezia Giulia. Ed è anche per questo motivo che
studieremo un'implementazione dei suoi sevizi, coerente con la
domanda proveniente dalla collettività".
È stato questo il commento del vicegovernatore Riccardo Riccardi
al termine della visita compiuta quest'oggi all'interno
dell'ospedale di Sacile. Accompagnato dal sindaco Carlo Spagnol,
dal sottosegretario Vannia Gava, dal direttore generale dell'Aas
5 Giorgio Simon e dal presidente della Terza commissione
consiliare Ivo Moras, Riccardi ha visitato i vari padiglioni
della struttura, alcuni dei quali in fase di ristrutturazione e
altri in via di completamento. Tra questi, figura il servizio
dedicato alla procreazione medicalmente assistita, attualmente
ospitato al S. Maria degli Angeli di Pordenone ma che, dalla
prossima primavera, troverà posto a Sacile sotto la direzione del
dottor Francesco Tomei.
Come ricordato dal vicegovernatore nel suo intervento,
"l'ospedale di Sacile rappresenta un modello capace di
interpretate in modo positivo la cultura di una riorganizzazione
della sanità, che vede nell'offerta dei servizi territoriali una
riposta importante. L'esperienza liventina è quindi un prototipo
da tenere in debita considerazione nel futuro riassetto della
salute in Friuli Venezia Giulia".
Riccardi ha poi aggiunto che "gli ospedali ex articolo 21 della
legge 13 sono un "tornante" del sistema organizzativo che hanno a
che fare tanto con il tema riguardante i contenitori quanto con
quelli legati ai contenuti. In questo ambito, Sacile ha
dimostrato nel tempo di essere un modello che funziona sia nel
rapporto esistente tra servizio ospedaliero e territoriale sia in
quello tra strutture hub e spoke. Pertanto l'esperienza maturata
in questa sede va portata come esempio e messa sul tappeto nel
momento in cui dovremo andare a ridefinire la governance della
sanità in Friuli Venezia Giulia".
Infine secondo il vicegovernatore, a Sacile vanno riannodati i
fili tra i servizi messi a disposizione dalla struttura
ospedaliera e dal territorio, ridandole quell'attrattività che
l'ha sempre contraddistinta nel tempo "anche studiando
un'implementazione dell'offerta, coerente con la domanda
proveniente dalla collettività".
Dal canto suo il direttore generale Simon ha ricordato gli
interventi in corso di svolgimento negli edifici. In particolare
per la messa in sicurezza del padiglione Meneghini sono stati
investiti 400 mila euro, mentre per il completamento del reparto
che accoglierà il servizio della procreazione medicalmente
assistita si stanno portando a termine lavori per un costo di 600
mila euro a cui si aggiungono 145 mila euro per l'acquisto degli
impianti per la crioconservazione dei gameti. Infine a
disposizione di Sacile ci sono altri 4 milioni di euro per la
ridefinizione dell'intera struttura.
ARC/AL/ppd
Da sinistra, il sindaco di Sacile Carlo Spagnol, il sottosegretario Vannia Gava, il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi e il direttore generale dell'Aas 5 Giorgio Simon all'ingresso dell'ospedale di Sacile
Foto ARC
Il direttore del servizio di procreazione medicalmente assistita Francesco Tomei illustra al vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi e al presidente della Terza commissione consiliare Ivo Moras i lavori di completamento del reparto che verrà trasferito da Pordenone a Sacile la prossima primavera
Foto ARC
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