La Giunta Regionale


06.08.2018 18:07

Salute: Riccardi, avviato tavolo confronto con sindacati

Udine, 6 agosto - Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha avviato oggi pomeriggio a Udine il tavolo di confronto sulla riforma sanitaria con le confederazioni regionali sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Confsal, Capla e Nursind Fvg.

"Un incontro positivo nel quale ho voluto rassicurare le rappresentanze sindacali che la Regione intende proseguire il lavoro di ascolto e che, in questo percorso, i sindacati saranno interlocutori importanti con cui auspico un rapporto di collaborazione franco e diretto", è stato il commento di Riccardi al termine della riunione.

Se da un lato Riccardi ha ribadito la volontà di mettere mano alla legge regionale 17/2014 che ha riformato il sistema sanitario "senza buttare tutto quanto sia stato fatto e salvaguardando l'obiettivo di migliorare le prestazioni del servizio sanitario regionale", dall'altro lato ha sottolineato l'esigenza di "focalizzare assieme ai portatori di interesse i punti di maggiore criticità da portare al tavolo dei saggi e da qui tornare con delle proposte concrete di correzione della norma".

Le tappe del riassetto indicate da Riccardi sono due: prima un nuovo sistema di governance e successivamente l'avvio della pianificazione sanitaria.

"Le principali criticità - ha sintetizzato di Riccardi - riguardano il sistema dell'emergenza-urgenza, gli accessi sproporzionati ai pronto soccorso, i servizi prestati dalla rete dei medici di medicina generale, i percorsi assistenziali per i non autosufficienti e, soprattutto, la grave demotivazione del personale sanitario, che resta una priorità".

In questa ricognizione, per Riccardi lo spazio della politica abbraccia tre questioni principali, ovvero "le risorse pubbliche messe a disposizione con il sistema delle compartecipazioni statali, il rapporto tra pubblico e privato, il punto di equilibrio dell'integrazione socio sanitaria che deve mantenere i servizi sociali in capo ai Comuni in forma associata".

Da qui l'esigenza di riagganciare l'organizzazione sanitaria alla riforma degli enti locali, anche rispetto ai confini territoriali delle Aziende per l'assistenza sanitaria.

Un aspetto, quest'ultimo, condiviso dai sindacati che hanno evidenziato uno scollamento tra i sistemi organizzativi e l'assetto territoriale. I rappresentanti sindacali hanno inoltre rimarcato la carenza di personale in organico (circa 500 i posti vacanti segnalati in tutta la regione) che richiede, a loro parere, l'avvio di un piano regionale di assunzioni che fissi anche i tempi e le modalità per sopperire alle cessazioni, per la stabilizzazione dei precari e per la formazione degli operatori sanitari, in particolare di quei profili parzialmente inidonei che necessitano il completamento dei percorsi formativi.

Dai sindacati è giunta anche l'indicazione di rafforzare i ruoli dei distretti, assicurando loro più autonomia e risorse, al fine di garantire l'implementazione dei servizi territoriali, ma anche il rafforzamento delle reti delle patologie, dei processi di cura, dei percorsi di assistenza per i non autosufficienti.

Nei prossimi giorni il vicegovernatore porterà a termine il percorso di ascolto incontrando l'Ordine dei medici e i rappresentanti delle professioni sanitarie. ARC/SSA/fc
 

 
a margine dell'incontro con i Sindacati della Sanità, rilasciate a Udine il 6 agosto 2018