Trieste, 25 nov - "Ridefinire le attività dell'Amministrazione
regionale e degli enti locali in un'ottica di smart working,
potenziare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione della Pa,
aumentare l'attuazione delle piattaforme abilitanti come PagoPa e
Anpr, portare a termine il processo di migrazione dei dati degli
enti locali in data center certificati. Sono questi alcuni degli
obiettivi su cui il Friuli Venezia Giulia sta lavorando per
imprimere una forte accelerazione alla transizione digitale della
pubblica amministrazione".
Lo ha affermato l'assessore ai Sistemi informativi, Sebastiano
Callari, durante la presentazione del Programma triennale per lo
sviluppo delle Ict, dell'e-government e delle infrastrutture
telematiche del Friuli Venezia Giulia per gli anni 2021-2023.
Un piano che, dopo essere stato approvato in via preliminare
dalla Giunta regionale, oggi ha ottenuto il via libera
all'unanimità anche da parte del Consiglio delle autonomie locali
che si è riunito in videoconferenza.
"La diffusione del Covid-19 ha messo a nudo tutte le fragilità
del nostro Paese in questo settore - ha sottolineato Callari -.
L'essere in ritardo nella digitalizzazione rappresenta un grosso
problema al quale dobbiamo fare fronte con determinazione".
"La pandemia per la prima volta ci ha spinto a utilizzare lo
smart working in modo massiccio, un'esperienza che va conservata
con cura. Il mondo che verrà avrà sempre più necessità di persone
che operano da casa. Una modalità di lavoro - ha aggiunto
l'assessore - che deve essere perfezionata e che potrà garantire
servizi migliori ai cittadini del Friuli Venezia Giulia".
"Nel nostro Piano abbiamo previsto una serie di azioni per
accompagnare al meglio i processi di digitalizzazione della Pa,
obiettivi fissati anche dall'Unione europea - ha ricordato
Callari -. Tra questi vanno evidenziati soprattutto PagoPa, che
il Governo vuole garantire a tutti entro il febbraio del prossimo
anno, l'Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) e
la migrazione dei dati degli enti locale in data center
certificati a livello nazionale o regionale. Un passaggio,
quest'ultimo, fondamentale per garantire la massima sicurezza dei
cittadini e delle imprese dagli attacchi digitali".
"Recentemente nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni,
inoltre, abbiamo chiesto al ministro per l'Innovazione
tecnologica Paola Pisano ulteriori risorse per il processo di
transizione digitale degli enti locali. In quest'ottica
l'attivazione del fondo nazionale, dotato di 50 milioni di euro,
rappresenta una importante opportunità da cogliere. Al Friuli
Venezia Giulia è destinato quasi un milione di euro. Sono risorse
che non vanno assolutamente sprecate e che - ha rimarcato
l'assessore - devono essere impiegate in tempi rapidi. Siamo
convinti che in questa partita la Regione debba avere un ruolo di
regia soprattutto per dare un sostegno concreto ai comuni più
piccoli".
"Il nostro Programma triennale 2021-2023, oltre che della Regione
e degli enti locali, si occupa in modo dettagliato anche di
Infrastrutture e Sanità. Fra i vari progetti in fase di
implementazione, va ricordato in particolare il Programma Ermes
che collega in fibra ottica tutti i comuni, le sedi della
Pubblica Amministrazione e della Sanità del Friuli Venezia Giulia
e che porta la banda larga alle zone industriali. Un progetto
innovativo che - ha precisato Callari in conclusione - nessuna
regione italiana ha saputo ancora realizzare".
ARC/RT/ma
L'assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari in una foto d'archivio
Foto Regione FVG