La Giunta Regionale


04.11.2022 14:30

4 Novembre: Gibelli, su Unità nazionale sagge le parole di Mattarella

L'assessore alle celebrazioni con Forze Armate a Pordenone Pordenone, 4 nov - "La Giornata del 4 novembre è dedicata alle Forze Armate ma anche all'Italia unita. Quest'anno ci troviamo a celebrarla in un momento di tragedia, di orrore e di sangue dovuto alla guerra dentro l'Europa. Ma guardando alla nostra storia quello della guerra, con i suoi orrori, fu il primo momento nel quale si compì, come ha detto nel messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto inviare e di cui è stata data lettura, la parabola risorgimentale che aveva visto combattere fianco a fianco soldati di tutta Italia. Giovani, moltissimi dei quali sono morti, coraggiosi ed eroici, come ha detto con parole profondamente condivisibili il presidente Mattarella. Parole nelle quali non possiamo che riconoscerci". È quanto espresso dall'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli a margine della cerimonia per la Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate che si è tenuta nel piazzale Ellero dei Mille a Pordenone. Davanti al monumento ai Caduti la cerimonia ha visto la presenza delle massime autorità, civili e militari, cittadine e la deposizione di una corona in memoria dei Caduti. In precedenza si era tenuta una messa in suffragio nella chiesa di San Francesco. A seguire le autorità, con in prima fila il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, hanno deposto una corona anche nel monumento ai Caduti italiani e Austro-ungarici che si trova nel cimitero urbano di via Cappuccini. L'assessore Gibelli ha inoltre voluto sottolineare, facendo ancora una volta riferimento al messaggio inviato dal presidente Sergio Mattarella, il momento particolare che l'Europa sta vivendo con la guerra in corso sul fronte orientale. "Pensare e ricordare quelle drammatiche pagine della nostra storia - ha ribadito l'assessore - deve farci oggi riflettere nel momento in cui l'Ucraina sta difendendo la sua democrazia, la sua Patria e i suoi confini da un aggressore spietato". Alla cerimonia di Pordenone - oltre alle rappresentanze istituzionali e militari, accanto ai reparti italiani era presente anche il comando della Base Usaf di Aviano - hanno partecipato anche alcune scolaresche delle scuole della città. ARC/LIS/ma