La Giunta Regionale


22.10.2022 12:28

Resistenza: Gibelli, 75 anni Osoppo a difesa libertà e giustizia


Udine, 22 ott - "L'Associazione partigiani Osoppo è portatrice da 75 anni dell'esempio di chi per difendere democrazia e libertà ha fatto la scelta difficile ma eroica di impugnare le armi. Ho apprezzato per questo la posizione chiara e intelligente, distinta dalle dichiarazioni di altre associazioni partigiane, con cui la Osoppo ha espresso la necessità di aiutare l'Ucraina a difendere la propria libertà e con essa la nostra. Questa è testimonianza concreta di giustizia e libertà".
Sono le parole dell'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, che oggi a Udine ha portato il saluto alle celebrazioni per il settantacinquesimo anniversario della fondazione dell'Associazione partigiani Osoppo-Friuli.
"Sono qui per motivi istituzionali e personali - ha sottolineato Gibelli -, mia mamma era una partigiana della Osoppo impegnata nelle brigate del Cansiglio-Cavallo, mentre mio padre, milanese, combattè nella Resistenza in Val Sesia e in Val d'Ossola. Da loro ho tratto l'esempio che mi ha aiutato a costruire il senso di giustizia e libertà".
Dopo i saluti del sindaco Pietro Fontanini e del presidente dell'Apo Roberto Volpetti, è stato proiettato il video "Una lunga storia di libertà", realizzato in collaborazione con Agenzia Regione Cronache, che ripercorre la storia dell'associazione, dalla fondazione nello studio notarile di Nicola Marzona fino all'abbraccio del 2003 tra Vanni Padovan della brigata Garibaldi e don Redento Bello, padre spirituale della Osoppo. La storia è stata poi analizzata e ripercorsa negli aspetti legati alle vicende di Porzus e alle diverse collocazioni politiche del movimento di liberazione, nella prolusione del professor Ernesto Galli della Loggia "La Resistenza della Osoppo. Una memoria finalmente condivisa".
Nelle parole della presidente onoraria della Osoppo, la medaglia d'oro Paola Del Din, il ricordo delle speranze e dell'entusiasmo dei giovani, tra cui il fratello Renato, che nel '43 scelsero di opporsi al nazi-fascismo. ARC/SSA/ma