Capriva del Friuli, 15 lug - "Il Brda-Collio ha tutti gli
elementi per ottenere il riconoscimento di patrimonio
dell'umanità. Citando Draghi, anche io sento il dovere di
dichiarare "whatever it takes", la Regione ed io personalmente
faremo qualunque cosa sia necessaria".
È quanto ha affermato l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli, a chiusura della seduta dell'ufficio di presidenza della
V commissione consiliare che si è riunito oggi a Capriva per le
audizioni in merito alla candidatura Unesco del Brda-Collio.
"Il lavoro scientifico ha avuto delle difficoltà tecniche
inziali, ma ora ha preso la rotta giusta, dimostrando che questo
territorio merita il riconoscimento. Adesso abbiamo un dossier di
candidatura di assoluto livello. Il Friuli Venezia Giulia è
pronto, insieme al partner sloveno, a proseguire verso la
candidatura alla tentative list. Ora è il momento della
diplomazia ed entro il mese di ottobre avremo chiarezza sulla
situazione. Ci auguriamo che il percorso possa essere completato
così com'è iniziato con la partnership Slovenia Friuli Venezia
Giulia, ma, qualora vi fossero problemi, noi proseguiremo
comunque verso la tentative list".
Presieduta da Diego Bernardis, la seduta della Commissione è
stata l'occasione per illustrare lo stato della ricerca svolta
dal Comitato tecnico ristretto composto da Francesco Marangon,
Lucia Pillon, Stefano Cosma e Federico Pizzin. In questa fase il
lavoro è finalizzato all'ingresso nella tentative list del Centro
del patrimonio mondiale Unesco, nella sezione dei beni culturali
transfrontalieri. La tentative list italiana contiene attualmente
43 candidature (alcune di vecchia data altre recenti), ma questa,
ulteriore, è una delle poche transfrontaliere. La denominazione
della candidatura si compone delle tre diciture in sloveno,
italiano e friulano Brda/Collio/Cuei che identificano il
territorio collinare a cavallo tra Italia e Slovenia.
I criteri, tra quelli definiti dall'Unesco, a cui la candidatura
afferisce, sono relativi alla straordinarietà di un insieme
tecnologico e di un paesaggio che illustri uno o più importanti
fasi nella storia umana e l'eccezionalità di interazione tra
l'uomo e l'ambiente. Il lavoro si sta concentrando su elementi
quali l'ubicazione geografica e il clima specifico, le
particolarità geologiche, le caratteristiche ed eccezionalità
tecnologiche, la lavorazione agricola e la resilienza. In questo
approccio scientifico assume valenza particolare il terrazzamento
del Collio che qui ha la tipica denominazione di ronco.
Questo paesaggio rurale trova denominazioni specifiche in tre
catasti settecenteschi, quello teresiano, quello dell'Ufficio
tavolare e il catasto giuseppino. Ma l'opera più sistematica ed
uniforme va ricondotta al catasto dei secoli XIX e XX avviato da
Napoleone nel 1807 e proseguito con l'operato dell'imperatore
Francesco I d'Austria, le cui mappe sono custodite all'archivio
di Stato di Gorizia.
ARC/SSA/al
La seduta dell'ufficio di presidenza della V Commissione consiliare che si è riunito oggi a Capriva per le audizioni in merito alla candidatura Unesco del Brda-Collio
L'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli interviene alla seduta dell'ufficio di presidenza della V Commissione consiliare che si è riunito oggi a Capriva per le audizioni in merito alla candidatura Unesco del Brda-Collio