Energia: Scoccimarro, ok regolamento concessioni idroelettriche Comuni
Pordenone, 10 feb - Approvato in via preliminare dalla Giunta
regionale - su proposta dell'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro -
il nuovo Regolamento concernente la determinazione delle
componenti fissa e variabile dei canoni per le concessioni di
grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico e dei criteri per
il calcolo e il riparto tra i Comuni e le Comunità di Montagna
interessate dal canone di concessione e del canone aggiuntivo,
così come previsto dalla legge regionale numero 21 del 2020. "Con questo regolamento - ha sottolineato l'assessore
Scoccimarro, illustrando il provvedimento in Giunta - si dà
finalmente la possibilità ai Comuni dei territori montani e
pedemontani interessati dalla presenza delle società
idroelettriche che operano in regione di poter ricevere le
risorse economiche derivanti dalle concessioni. Un giusto
"risarcimento" che entrerà nelle casse di Comuni e Comunità della
montagna che ospitano sui propri territori gli impianti e le
grandi derivazioni d'acqua necessarie alla produzione di energia". Il regolamento prevede che per ciascuna concessione le società
produttrici di energia che operano lungo l'asta del fiume
Tagliamento (in particolare Carnia e Gemonese) e nelle aste dei
fiumi Cellina e Meduna (nella montagna e nella pedemontana del
pordenonese) sono tenute a versare alla regione un canone
annuale. Il canone annuale è costituito da una componente fissa
pari a 30 euro per ogni kilowatt di potenza nominale media di
concessione. E' prevista inoltra una componente variabile pari al
5 per cento dei ricavi normalizzati dell'anno precedente,
determinati in base al rapporto tra la produzione dell'impianto e
il prezzo zonale dell'energia elettrica, al netto della quota
monetizzata dell'energia ceduta. Il regolamento prevede anche le modalità di trasferimento delle
somme introitate dalla Regione e i criteri di ripartizione ai
Comuni e alle Comunità di montagna i cui territori sono
interessati dalle grandi derivazioni di acqua a uso idroelettrico
e dalla presenza degli impianti di produzione di energia
idroelettrica. Rispetto all'asta del fiume Tagliamento il 70 per cento sarà a
favore dei Comuni il cui territorio è interessato alla presenza
delle derivazioni, mentre il 30 per cento andrà a favore delle
Comunità di montagna. Per quanto riguarda l'asta del fiume
Meduna, l'80 per cento degli introiti andrà ai Comuni, mentre il
20 per cento alla Comunità di montagna dell'area. Rispetto
all'asta del Cellina sempre l'80 per cento degli introiti finirà
nelle casse dei Comuni e il 20 per cento sarà destinato alla
Comunità di montagna. Il provvedimento approvato in via preliminare dalla Giunta dovrà
ora ricevere il parere del Consiglio delle Autonomie locali e del
ministero delle Imprese e made in Italy. Lo stesso schema di
Regolamento dovrà anche essere discusso, sempre per
l'acquisizione del parere, dalla Commissione competente del
Consiglio regionale.
ARC/LIS/gg
L'assessore regionale a Difesa ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro
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