Udine, 15 mar - Si è tenuto stamattina il terzo ed ultimo
incontro di presentazione del percorso di candidatura del fiume
Tagliamento a Riserva Mab (Man and Biosphere) della Biosfera
Unesco, tra l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Fabio Scoccimarro, e le amministrazioni comunali interessate.
L'incontro di oggi ha coinvolto i Comuni dell'Alto Friuli (erano
invitati Amaro, Ampezzo, Artegna, Chiusaforte, Dogna, Enemonzo,
Forni di Sotto, Forni di Sopra, Gemona del Friuli, Lusevera,
Moggio Udinese, Montenars, Preone, Resia, Resiutta, Socchieve,
Taipana, Tolmezzo, Venzone, Verzegnis, Villa Santina) oltre a
Grado e Marano lagunare e ai Comuni veneti di Caorle e Lorenzago
di Cadore.
L'assessore ha informato sull'avanzamento dell'iter di
candidatura presentata al ministero dell'Ambiente (ora ministero
della Transizione ecologica) e, per il suo tramite, al Comitato
Mab nazionale lo scorso 8 settembre, dopo l'investitura ricevuta
in tal senso dalla Giunta regionale. "Intendiamo concludere
l'iter entro settembre 2022 con la consegna del dossier
all'Unesco, da cui ci attendiamo il riscontro finale a maggio
2023" ha sintetizzato Scoccimarro, ricordando che "il progetto è
stato ampliato, rispetto all'ipotesi iniziale predisposta dal Wwf
nel 2017, con l'inserimento delle sorgenti del Piave e con
l'inclusione di importanti aree di interesse quali la Laguna di
Grado e Marano. Sono stati avviati i contatti con la Regione
Veneto per tutti gli aspetti di comune interesse e per lo
sviluppo di possibili sinergie".
"Le principali funzioni di questo riconoscimento sono
conservativa, educativa e di sviluppo sostenibile - ha
evidenziato Scoccimarro -; non verranno posti ulteriori vincoli,
ma si intende favorire l'interazione tra uomo e natura, senza che
questa relazione si esaurisca esclusivamente nello sfruttamento
del territorio".
Gli esperti della società Punto3 srl, incaricata dalla Regione di
elaborare il dossier tecnico, hanno quindi esposto le
caratteristiche dell'iter di riconoscimento e le principali
opportunità che ne derivano, tra cui l'accesso a fondi
ministeriali e a progettualità e bandi europei.
A primavera, quindi entro i prossimi mesi, i Comuni dovranno
esprimere l'interesse preliminare alla candidatura, attraverso
delibere dei rispettivi Consigli comunali. In fase conclusiva
(entro settembre 2022) dovranno approvare l'adesione definitiva
al dossier.
Nel frattempo, le amministrazioni, con il supporto della Regione
e del consulente tecnico, dovranno condurre un'attività
partecipativa per informare e coinvolgere le rispettive comunità.
La Riserva della Biosfera è strutturata secondo una zonizzazione
che prevede una "core zone" (area interna, già sottoposta a
stringenti normative di tutela ambientali esistenti in quanto
include, ad esempio, le riserve naturali), una "buffer zone" a
protezione dell'area interna e infine la "transition zone", non
sottoposta a vincoli giuridici, che ospita città, attività
antropiche, insediamenti e progetti di sviluppo.
Il Mab Unesco è un programma scientifico intergovernativo che
quest'anno compirà 50 anni. In Italia vi sono 19 Riserve di
Biosfera riconosciute; di queste, due si trovano in Friuli
Venezia Giulia (Miramare con la costa di Trieste e le Alpi
Giulie).
Le Riserve della Biosfera contribuiscono ai Global goals, i 17
obiettivi per lo sviluppo sostenibile condivisi dai Paesi membri
dell'Onu.
ARC/SSA/ep
Il greto del fiume Tagliamento e la sua vegetazione ripariale.Foto: archivio del Corpo forestale regionale - Stefano Fabian
Il fiume Tagliamento e il monte San Simeone.
Foto: archivio del Corpo forestale regionale - Marco Pradella