Lavori pubblici: Pizzimenti, da evitare norme inefficaci su subappalti
Trieste, 4 dic - "Non è una buona mossa sollecitare da parte
del Friuli Venezia Giulia una modifica della normativa nazionale
sui subappalti introducendo prescrizioni che, al di là delle
buone intenzioni, si rivelerebbero di volta in volta superflue,
generiche, inefficaci o di dubbia legittimità".
E' la posizione espressa dall'assessore regionale alle
Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti in sede di IV
Commissione del Consiglio regionale sull'esame della proposta di
legge nazionale contenente "Modifiche alle leggi 55/2019 e
50/2016 in tema di subappalto" presentata da consiglieri
regionali di opposizione.
"Per quanto riguarda il limite del 40% dei subappalti rispetto
all'importo complessivo del contratto dei lavori previsto dalla
legge 55 del 2019 - ha rilevato Pizzimenti - la norma nazionale è
già in fase di abrogazione e di fatto disapplicata, per cui
intervenire sarebbe superfluo. Quanto al considerare il contratto
ceduto nel caso in cui tutte le lavorazioni siano eseguite da
terzi, incluse le lavorazioni relative alle categorie prevalenti,
ci si espone a dubbi di legittimità rispetto al principio di
concorrenza e al tempo stesso si trascura che il contraente
principale rimane responsabile in esclusiva davanti alla stazione
appaltante".
Come è stato spiegato dall'Amministrazione regionale in
Commissione, "già oggi la stazione appaltante ha la facoltà di
escludere il ricorso al subappalto: imporre il divieto per legge
sarebbe quindi inutile, oltre che contrario al pronunciamento
della Corte di Giustizia europea".
"Occhio agli autogol normativi - ha ammonito quindi l'assessore
Pizzimenti -: se da un lato è improbabile che un contraente ceda
sistematicamente tutte le sue esecuzioni, visto che così
perderebbe i requisiti di qualificazione nelle gare successive,
d'altro lato teniamo bene in mente che il subappalto va per lo
più alle piccole imprese del territorio e quindi spesso le
aiuta".
Pizzimenti ha manifestato perplessità su altri due punti della
proposta di legge. "L'esigenza di massima tutela della salute e
della sicurezza sui luoghi di lavoro, che si vorrebbe introdurre
per legge - così l'assessore -, è una petizione moralmente
lodevole ma generica. L'aspetto fondamentale della prevenzione
dall'infiltrazione mafiosa, richiamata nella proposta, inoltre, è
già ampiamente normato nell'ordinamento italiano, come ha
riconosciuto la stessa Corte di Giustizia europea".
Secondo Pizzimenti, in conclusione, "anche se la discussione e il
confronto sul tema degli appalti sono sempre benvenuti perché
focalizzano questioni attuali e in fase di riforma anche a
livello regionale, intervenire in questa fase sul parlamento con
una proposta che ha tratti generici, ridondanti e anche poco
solidi può rappresentare più un elemento di confusione e di
interferenza sull'attività della stessa Conferenza delle Regioni
che un contributo efficace al miglioramento legislativo".
ARC/PPH/ep
L'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti
Foto Regione FVG
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