Giorno Ricordo: oltre a Basovizza diverse celebrazioni in Fvg
Roberti alla foiba di Monrupino. Callari alle cerimonie di
Monfalcone e Gorizia. Amirante agli eventi a Pordenone. Rosolen e
Scoccimarro alla stazione di Trieste per il Treno del Ricordo in
memoria dell'esodo giuliano-dalmata Pordenone, 10 feb - "Il dramma delle foibe e dell'esodo dalle
terre giuliano-dalmate, grazie al Giorno del Ricordo dal 2004 in
avanti, è stato sempre più conosciuto a livello nazionale. Questo
ha reso finalmente giustizia alle tante famiglie degli esuli
giuliani, fiumani e dalmati che hanno patito quelle tragedie
storiche accadute prima e alla fine della Seconda guerra
mondiale". Sono state le parole pronunciate questa mattina dall'assessore
regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, durante la
cerimonia di deposizione di una corona d'alloro alla Foiba 149 di
Monrupino a Trieste in occasione del Giorno del Ricordo. L'assessore ha inoltre sottolineato: "Episodi però come quello
accaduto, solo un paio di giorni fa alla Foiba di Basovizza con
l'esecrabile imbrattamento del monumento da parte di nostalgici
titini, ci fanno capire che cerimonie come quella di oggi vanno
ripetute con forza per dimostrare la vicinanza alle famiglie di
tutti gli esuli. È doveroso continuare a ricordare - ha
evidenziato Roberti che ha partecipato anche alle cerimonia a
Basovizza e alla stazione di Trieste per le celebrazioni legate
al Treno del Ricordo - soprattutto per rimarcare che la
stragrande maggioranza dei cittadini per bene sta dalla parte
giusta della storia ed è pronta a tutto per isolare quelle frange
decisamente minoritarie che pensano di poter minimizzare o
addirittura rinnegare quella pagina della nostra storia che deve
invece continuare a essere fatta conoscere".
Sempre questa mattina, l'assessore regionale al Patrimonio,
Sebastiano Callari, ha partecipato a Monfalcone alla cerimonia al
Monumento che ricorda le vittime delle foibe e la tragedia
dell'esodo delle popolazioni giuliano-dalmate. Alla cerimonia
erano presenti anche due classi della scuola media Giacich. "Oggi - ha detto Callari - continuiamo a ricordare le moltissime
persone che sono state vittime della violenza titina e che hanno
dovuto abbandonare le loro terre per non farvi più ritorno. Una
delle pagine più drammatiche della nostra storia, ma che in
questa giornata assume un significato particolarmente profondo.
Ricordare oggi, nel momento in cui rinsaldiamo i nostri rapporti
e i legami con la Slovenia all'insegna della Capitale europea
della Cultura, quelle terribili vicende significa perpetrare una
memoria fondamentale per il nostro Paese. Siamo orgogliosi di
essere italiani - ha concluso Callari - e ci assumiamo il dovere
e il diritto di tramandare anche quelle tragiche pagine di storia
vissute sul confine orientale dell'Italia che devono continuare a
essere ricordate con onore". L'assessore ha poi sottolineato l'importanza dell'insegnamento
della storia nelle scuole: "Solo così il nostro patrimonio
culturale si arricchirà di una pagina dolorosa ma di grande onore
nazionale". Nel pomeriggio, Callari ha partecipato anche agli
eventi previsti per il Giorno del Ricordo a Gorizia: in largo
Martiri delle foibe la deposizione di una corona e
successivamente, nell'auditorium cittadino, le celebrazioni
ufficiali organizzate dall'Associazione nazionale Venezia Giulia
e Dalmazia di Gorizia. L'assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, era
invece presente in mattinata alla cerimonia nel cortile dell'ex
Provincia di Pordenone dove - alla presenza delle autorità e
della sezione pordenonese dell'Associazione nazionale Venezia
Giulia e Dalmazia e di una folta rappresentanza di studenti delle
scuole pordenonesi - si è assistito alla deposizione della corona
presso la lapide in ricordo dei martiri delle foibe. "Con sentimenti di vicinanza - ha detto Amirante - ci stringiamo
alle famiglie delle vittime delle tragedie delle foibe e degli
esuli, perché la loro storia non venga mai dimenticata e sia
monito per il futuro. Oggi celebriamo un esempio tangibile di
come la memoria storica e la volontà di superare i conflitti
possano costruire un futuro di pace. L'inaugurazione di GO! 2025
ne è la testimonianza più evidente. Il lungo percorso di
riconciliazione dimostra che la pace duratura si costruisce
attraverso la memoria condivisa e l'onestà nel riconoscere gli
errori del passato. Solo affrontando apertamente le pagine più
buie della nostra storia - ha affermato l'assessore - possiamo
gettare le basi per una convivenza armoniosa e prospera".
L'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen - presente
sia alla cerimonia alla Foiba di Basovizza sia alla stazione di
Trieste alla prima tappa del "Treno del Ricordo", il convoglio
storico che attraverserà l'Italia per onorare la memoria delle
vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata - ha espresso
soddisfazione per la numerosa presenza di studenti all'evento.
"Sono oltre trecento gli studenti provenienti dalle scuole del
Friuli Venezia Giulia - ha sottolineato Rosolen - che tra oggi e
domani visteranno il Treno del Ricordo ripercorrendo idealmente
il viaggio compiuto dagli esuli, che dovettero abbandonare la
propria terra a causa delle violenze titine. Grazie alla legge
che istituisce il Giorno del Ricordo, manifestazioni come quella
odierna sono diventate momenti di memoria collettiva che hanno
infranto un'assurda congiura del silenzio, consentendo, in
particolare ai giovani, di conoscere una terribile pagina di
storia negata e vituperata per decenni e restituendo dignità ai
nostri connazionali". La partecipazione delle scuole è organizzata dall'Amministrazione
regionale con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale
e rientra tra le diverse iniziative che la Regione supporta in
occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle
foibe, dell'esodo istriano, fiumano, giuliano-dalmata e delle
vicende del confine orientale. All'iniziativa "Il Treno del Ricordo" nella stazione di Trieste
anche l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro: "È doveroso - ha sottolineato l'esponente della
Giunta - mantenere vivo il ricordo dei tanti esuli istriani,
fiumani e dalmati e dei martiri delle foibe, italiani, sloveni,
croati e non solo. Oggi torniamo ad abbracciare i nostri
connazionali che decisero di abbandonare tutto pur di non
rinunciare alla propria identità. Italiani due volte, per nascita
e per scelta". L'assessore ha poi ribadito: "L'atto vandalico di sabato scorso
ci conferma l'importanza di portare avanti con ancora più
convinzione il racconto di questa storia che ha sconfitto il
silenzio e che nessun tentativo negazionista o giustificazionista
potrà mai più nascondere o cancellare. Stona ancora di più
l'assenza dei tricolori dei comuni del Carso (escluso quello di
Diuno) in un momento così importante e che beneficerebbe di
unione e fratellanza".
ARC/LIS/ma
Giorno Ricordo: Callari alle cerimonia di Monfalcone