Trieste, 15 apr - Le borse di studio per i medici di medicina
generale bandite dalla Regione sono state significativamente
aumentate dal 2018, passando da 20 fino a 57, così come dal 2018
al 2023 si registra un trend in crescita del 120 per cento dei
posti banditi da Regione e Mur (Ministero dell'Università e della
Ricerca) cui corrisponde un trend in calo delle assegnazioni, dal
100 per cento del 2018 al 59 per cento del 2023.
I dati sono stati resi noti dall'assessore regionale alla Salute.
Per quanto riguarda in particolare la formazione di medici di
medicina generale, le borse di studio sono state stabilmente 40
dal 2018 a oggi (da 20 che erano nel 2017), con 17 all'anno in
più finanziate dal Pnrr nei trienni dal 2021-2024.
Gli iscritti sono stati rispettivamente 39 (con 40 diplomati) nel
triennio 2018-2021, 35 (con 23 diplomati) nel triennio 2019-2022,
39 nel triennio '20-'23, 49 nel '21-'24, 35 nel '22-'25, e 26 nel
'23-'26.
In riferimento alle specializzazioni, come è stato evidenziato
dall'assessore, il quadro presenta settori che hanno perso e
altri che hanno conquistato appetibilità: tra questi ultimi, con
la copertura totale dei posti banditi, si segnalano chirurgia
maxillo facciale, endocrinologia, malattie dell'apparato
cardiovascolare, neurologia, Orl, pediatria e psichiatria.
Le specializzazioni che hanno perso attrattività sono invece
patologia clinica, malattie infettive e tropicali, medicina di
emergenza e urgenza medicina interna, con un posto su due non
assegnato per chirurgia generale, ortopedia e traumatologia,
ematologia e urologia e una vacanza addirittura totale per
microbiologia e virologia.
L'assessore alla Salute si è soffermato, infine, sulle posizioni
delle scienze infermieristiche ed ostetriche. In linea con il
fabbisogno formativo sono stati attivati 30 posti per ciascun
anno accademico: nel '21-'22 sono state presentate 388 domande di
ammissione, 259 nel '22-'23 e 225 nel '23-'24. Rispetto alle
domande presentate per ciascun anno si sono formalizzate 31
iscrizioni, con candidati che provengono anche dalle regioni
limitrofe. In questo caso i laureati del '21-'22 sono stati 22 su
31 iscritti, mentre i dati delle coorti successive saranno noti
al termine degli anni accademici '23-'24 e '24-'25.
ARC/PPH/gg