Udine, 29 set - "C'è un concreto rischio di perdita di
rappresentatività delle realtà locali rispetto ad una governance
della Politica agricola centralizzata a livello nazionale: ora
che la bozza dei fabbisogni è stata stilata dopo un lungo ascolto
dei nostri portatori di interessi che ha portato a inserire
specifici temi sui quali agire, quanto verrà fatto salvo o invece
verrà sacrificato nella mediazione tra gli interessi concorrenti
delle altre regioni? La logica del futuro Piano strategico
nazionale appare assurda".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, Stefano Zannier, a margine dell'incontro che si è
svolto oggi nell'auditorium della Regione a Udine come tappa del
percorso di consultazione regionale "L'agricoltura e il mondo
rurale del Friuli Venezia Giulia verso il 2030", avviato nel mese
di febbraio scorso con l'obiettivo, da un lato, di accompagnare i
lavori di costruzione della Politica agricola comune per il
prossimo ciclo di programmazione comunitaria 2021-2027,
dall'altro, di far emergere le caratteristiche, le sfide e le
esigenze del sistema agricolo e forestale del Friuli Venezia
Giulia.
In seguito agli incontri di presentazione dei Policy brief e
delle analisi swot (strumenti di pianificazione per valutare
punti di forza e debolezze di un progetto), organizzati nei
quattro tavoli tematici, la Regione ha potuto raccogliere ed
elaborare oltre 70 contributi ricevuti dal partenariato locale
per un'analisi locale e per una "bozza dei fabbisogni".
Il lavoro è stato proposto oggi in un nuovo confronto con gli
attori regionali con l'obiettivo di condividerne i contenuti,
ascoltare le osservazioni, i suggerimenti e le proposte, prima di
passare all'ultima fase del percorso di consultazione:
l'individuazione delle priorità strategiche per il futuro del
sistema rurale della Regione Friuli Venezia Giulia.
"É fondamentale proseguire con questi momenti di ascolto e
confronto - ha sottolineato Zannier - con i portatori di
interesse, che rappresentano le istanze e le necessità concrete
del territorio, momenti di ascolto ed incontro che, anche se in
maniera virtuale, sono proseguiti ed anzi, si sono intensificati
anche durante l'emergenza Covid-19, ma la preoccupazione per una
gestione futura incombe".
Una richiesta importante e nuova che è emersa dalla riunione
odierna è stata la necessità di prevedere misure e interventi per
migliorare la resilienza delle imprese agricole e valorizzare i
servizi ecosistemici. Rispetto ai fabbisogni della scorsa
programmazione resta fondamentale valorizzare la
multifunzionalità delle aziende agricole ed incoraggiarne le
forme di aggregazione.
Dai lavori di analisi è stata evidenziata la necessità di
incrementare il livello di conoscenze e competenze degli
imprenditori agricoli, forestali e degli altri addetti del
settore attraverso l'accesso alla formazione, consulenza e lo
scambio e diffusione delle conoscenze: oltre alle modalità di
somministrazione classica attraverso lezioni frontali, seminari,
laboratori tematici, ecc. è stato manifestato l'interesse del
settore per il "coaching".
Tra le richieste anche quelle di migliorare i sistemi aziendali
di irrigazione, la rete infrastrutturale e viaria
agro-silvo-pastorale, la fertilità dei terreni e la capacità di
sequestro di carbonio. È emersa l'esigenza di sostenere le
pratiche in grado di mitigare l'effetto dei cambiamenti climatici
riducendo le emissioni di gas climalteranti, anche attraverso la
riduzione degli input; il ricorso all'agricoltura di precisione e
la corretta gestione dell'alimentazione animale e dei reflui
zootecnici, la creazione di sistemi di monitoraggio e allerta
(early warning) su fitopatie e specie alloctone, nonché
l'esigenza di implementare l'aggiornamento di banche dati e
strategie di difesa.
Tra i problemi da affrontare ancora c'è il basso livello di
ricambio generazionale, la redditività inferiore rispetto agli
altri settori economici e le difficoltà di accesso al credito e
ai fattori produttivi (capitale fondiario).
ARC/EP/ma
L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG