Salute: Riccardi, cambiamento sociale richiede revisione del sistema
San Vito al Tagliamento, 12 nov - "I dati emersi anche dal
convegno di oggi ci portando a confermare la correttezza della
strategia che stiamo portando avanti: con un decremento delle
nascite e un incremento degli anziani over 65 è necessario
ridefinire il modello di salute in Friuli Venezia Giulia,
riorientando le risorse investite. Ciò richiede un cambio
culturale e uno sforzo epocale, che deve però avvenire con il
contributo di tutti coloro che operano in questo ambito". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi
partecipando oggi all'incontro dal titolo "Invecchiamo e non
riusciamo a smettere", che ha preso in esame la ricerca sui
bisogni della popolazione dell'ambito di San Vito al
Tagliamento". Alla presenza del sindaco di San Vito Alberto
Bernava, del vicepresidente della Casa di Riposo Augusto Bertocco
e del presidente di Uneba Fvg Matteo Sabini, l'esponente
dell'esecutivo nel suo intervento ha messo in luce il percorso
che la Regione sta compiendo al fine di adeguare il sistema socio
sanitario alle nuove esigenze della comunità. "Di fronte ad una società che cambia - ha detto Riccardi nel suo
intervento - anche il modello di risposta ai bisogni di salute si
deve modificare; di fronte all'aumento dell'età media della
popolazione e al crollo delle nascite, emergono nuove esigenze
che si devono tradurre in una nuova offerta che non sempre può
andare semplicemente ad aggiungersi a ciò che già esiste. Al
contrario va ripensato e governato un processo di cambiamento che
porta con se non solo ad una modifica del modello organizzativo
ma anche alla redistribuzione delle risorse a disposizione". Riccardi ha messo poi in risalto il fatto che in questo momento
ci si trova di fronte ad uno strabismo "che porta a soffermare
l'attenzione più sulle singole decisioni che riguardano la rete
ospedaliera, quando invece lo sguardo andrebbe indirizzato sulle
necessità post acuzie e alla non autosufficienza degli anziani,
temi che stanno diventando sempre più preponderanti. Di fronte a
questi cambiamenti della società vanno compiute scelte
strategiche e culturali che mal si conciliano con il tentativo di
difendere posizioni". Infine Riccardi ha lanciato un monito affinchè le esperienze fino
ad ora vissute in una regione di avanguardia come il Friuli
Venezia Giulia possano garantire un nuovo passo in avanti. "Le
non decisioni assunte nel tempo - ha detto l'assessore regionale
- hanno prodotto comunque delle scelte. Mi aspetto che chi ha
responsabilità di compiere delle decisioni faccia un deciso passo
in avanti dando il proprio contributo. Non si può pensare che gli
adeguamenti del sistema possano giungere solo dalle istituzioni;
è infatti sotto gli occhi di tutti che le soluzioni spesso sono
arrivate anche da chi ha vissuto in prima persona i problemi,
trasformando quelle esigenze in positivi esempi di risposte della
cooperazione sociale e terzo settore. Un cambio culturale ha
bisogno del sostegno di tutti". Dallo studio compiuto da Paolo Tomasin e Mario Marcolin è emerso
che la popolazione anziana residente nell'ambito territoriale del
Tagliamento è di quasi 11 mila persone pari al 24,2 per cento dei
residenti. Tra questi, coloro con più di 80 anni sono il 7,8 per
cento (3.475 unità). Inoltre, l'analisi ha messo in evidenza come
il 78 per cento degli anziani sono autosufficienti ma il 14 per
cento, pari a 1500 persone, vivono in rischio di transitare in
non autosufficienza mentre l'8 per cento non è autosufficiente.
Lo studio inoltre indica che il territorio vedrà la popolazione a
rischio passare da 1.500 persone a oltre 1.700 nel 2031 mentre la
popolazione non autosufficiente si prevede in crescita dagli
attuali 850 a 980 unità.
ARC/AL/gg
Sulla destra l'assessore Riccardi
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