Infrastrutture: Amirante, ok a intesa con Comune ed Rfi su Nodo Udine
Per monitorare l'andamento delle attività previste nel protocollo
d'intesa, è istituito un tavolo permanente di monitoraggio tra,
Regione, Comune di Udine ed Rfi Udine, 2 ago - La Giunta ha approvato lo schema di protocollo
d'intesa per la realizzazione dell'intervento relativo al Nodo di
Udine e alla dismissione dei passaggi a livello lungo la tratta
ferroviaria Udine-Pm-Vat, da sottoscrivere tra Regione Friuli
Venezia Giulia, Comune di Udine e Rete ferroviaria italiana Spa
(Rfi). A darne notizia è l'assessore regionale alle Infrastrutture e
Territorio, Cristina Amirante, che ha portato all'attenzione
dell'Esecutivo la specifica delibera, poi approvata dalla Giunta. "Procediamo lungo questo importante iter che riteniamo
prioritario per risolvere la problematica rappresentata dal
'collo di bottiglia' individuato nel tracciato ferroviario del
corridoio Adriatico-Baltico, di cui il nodo di Udine fa parte -
ha spiegato, a margine, Amirante -. Si tratta di un'azione che
rappresenta una priorità anche a livello europeo e nazionale.
Contemporaneamente, si migliora un'infrastruttura strategica pure
sul fronte del traffico merci e passeggeri per l'interesse
regionale, a partire dai nodi logistici principali. Grazie al
protocollo avremo finalmente una esatta contezza del
cronoprogramma dei lavori". "L'intervento - ha ricordato l'esponente dell'Esecutivo - è
previsto dalla programmazione Stato-Rfi del Contratto di
programma 2012-2016, confermato in quello attuale in vigore dal
2021 al 2027, e dagli strumenti di pianificazione regionale, la
cui completa attuazione, nei termini più celeri possibili, viene
ritenuta prioritaria per diversi motivi, tra i quali lo
spostamento di tutto il traffico ferroviario sulla linea di
cintura, liberando l'attuale tracciato storico Udine-Pm-Vat". "L'urgenza viene rappresentata anche dalla necessità di avviare
un percorso di studio e progettuale con Rfi che consenta, da un
lato, di gestire con il necessario anticipo eventuali ulteriori
esigenze di traffico ferroviario derivanti principalmente
dall'incremento della parte riguardante le merci sulla direttrice
da e verso Tarvisio e Austria e, dall'altro, di ricucire il
tessuto urbano di Udine che la ferrovia - nella tratta storica
Udine-Pm-Vat - oggi ancora divide" ha aggiunto Amirante. "Al
momento è in corso di realizzazione la fase 'zero', che riguarda
il nuovo impianto 'Apparato centrale computerizzato' di Udine,
ovvero l'impianto che regola la circolazione ferroviaria". Dopo la sottoscrizione del protocollo d'intesa, Rfi invierà i
cronoprogramma dell'intero intervento del Nodo di Udine e del
finanziamento necessario alla realizzazione degli interventi
nelle loro singole fasi: "in questo modo - spiega Amirante -,
sarà possibile non solo disporre di una prospettiva temporale per
la conclusione dell'opera, ma anche dei momenti in cui lo Stato
dovrà rendere disponibili, via via, i relativi finanziamenti,
così da evitare blocchi nella sequenza dei lavori". "Rfi si impegna a valutare la possibilità, anche prima del
completamento dell'intervento del Nodo di Udine, di sospendere
l'esercizio ferroviario nel tratto urbano, in funzione delle
esigenze di capacità del mercato, e ad attuare prioritariamente
le opere necessarie allo spostamento di tutto il traffico
ferroviario sulla linea di circonvallazione; in ogni caso, a
conclusione degli interventi sul Nodo, tutto il traffico
ferroviario sarà trasferito sulla linea di cintura, facendo sì
che la linea storica permarrà in esercizio per la sola gestione
emergenziale del traffico ferroviario". Amirante ha spiegato, infine, che "Rfi si impegna ad avviare uno
studio finalizzato a definire gli interventi aggiuntivi mirati
sia a soddisfare eventuali ulteriori esigenze di capacità
derivanti da potenziale sviluppo del traffico, sia ad agevolare
la ricucitura del tessuto urbano con l'eliminazione dell'attuale
cesura dell'abitato".
ARC/PT/al
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