Mobilità: Amirante/Scoccimarro, nuova frontiera per bici a idrogeno
Progetto pilota interesserà la Valcellina Trieste, 23 lug - "La Valcellina è la prima vallata ad
ospitare un progetto pilota per la mobilità ciclistica ad
idrogeno e la Regione potrebbe sostenere, in caso di esito
positivo, l'avvio di un programma di sviluppo di una rete di
ricarica ad idrogeno per biciclette a pedalata assistita con
finalità sia di supporto al trasporto locale nei tragitti
casa-lavoro, sia di sostegno al turismo montano". È il commento dell'assessore regionale a Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante che oggi, assieme al collega con
delega alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile,
Fabio Scoccimarro, ha partecipato alla presentazione a Trieste di
una macchina per la produzione di idrogeno ad alte prestazioni e
a basso consumo energetico. Il progetto pilota per un sistema di mobilità lenta ciclabile a
idrogeno coinvolge i Comuni di Cimolais, Claut, Erto e Casso, il
Consorzio di sviluppo industriale Nip del maniaghese e l'azienda
produttrice; il progetto punta a fare della Valcellina la prima
valle decarbonizzata. L'idea è di realizzare una stazione di
produzione di idrogeno da energia rinnovabile, ad esempio
fotovoltaica, e altre stazioni di ricarica lungo la ciclovia
pedemontana Fvg3 che nella sua totalità si sviluppa da Gorizia a
Budoia attraversando, appunto, la Valcellina. La progettazione è già a buon punto e si stanno individuando i
fornitori delle biciclette a idrogeno con cui iniziare la
sperimentazione vera e propria; con un litro d'acqua vengono
prodotti 1.255 litri di idrogeno a consumi molto bassi. Ogni
macchina produttrice può caricare fino a 7 biciclette all'ora. La
prima pedalata ad idrogeno potrebbe avvenire la prossima
primavere con biciclette che hanno un autonomia variabile tra i
60 e i 120 chilometri.
ARC/SSA/al
Mobilità: Amirante/Scoccimarro, nuova frontiera per bici a idrogeno