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23.07.2024 18:06

Mobilità: Amirante/Scoccimarro, nuova frontiera per bici a idrogeno

Progetto pilota interesserà la Valcellina
Trieste, 23 lug - "La Valcellina è la prima vallata ad ospitare un progetto pilota per la mobilità ciclistica ad idrogeno e la Regione potrebbe sostenere, in caso di esito positivo, l'avvio di un programma di sviluppo di una rete di ricarica ad idrogeno per biciclette a pedalata assistita con finalità sia di supporto al trasporto locale nei tragitti casa-lavoro, sia di sostegno al turismo montano".
È il commento dell'assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante che oggi, assieme al collega con delega alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha partecipato alla presentazione a Trieste di una macchina per la produzione di idrogeno ad alte prestazioni e a basso consumo energetico.
Il progetto pilota per un sistema di mobilità lenta ciclabile a idrogeno coinvolge i Comuni di Cimolais, Claut, Erto e Casso, il Consorzio di sviluppo industriale Nip del maniaghese e l'azienda produttrice; il progetto punta a fare della Valcellina la prima valle decarbonizzata. L'idea è di realizzare una stazione di produzione di idrogeno da energia rinnovabile, ad esempio fotovoltaica, e altre stazioni di ricarica lungo la ciclovia pedemontana Fvg3 che nella sua totalità si sviluppa da Gorizia a Budoia attraversando, appunto, la Valcellina.
La progettazione è già a buon punto e si stanno individuando i fornitori delle biciclette a idrogeno con cui iniziare la sperimentazione vera e propria; con un litro d'acqua vengono prodotti 1.255 litri di idrogeno a consumi molto bassi. Ogni macchina produttrice può caricare fino a 7 biciclette all'ora. La prima pedalata ad idrogeno potrebbe avvenire la prossima primavere con biciclette che hanno un autonomia variabile tra i 60 e i 120 chilometri. ARC/SSA/al