Giorno ricordo: Fedriga, Treno dell'esodo unisce Italia nella verità
Trieste, 10 feb - "Il Treno del Ricordo ha una valenza
estremamente importante perché finalmente riunisce l'Italia sotto
una visione di verità e condivisione dei drammi che il confine
orientale ha vissuto nelle persecuzioni di italiani da parte dei
comunisti titini. Una memoria che diventa patrimonio collettivo,
non qualcosa da nascondere come purtroppo più di qualcuno ha
cercato di fare per molti decenni". Sono le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga che nella giornata di oggi, a Trieste, nella
stazione centrale, è intervenuto all'inaugurazione del Treno del
Ricordo, un convoglio promosso dal Ministero per lo Sport e i
giovani, finanziato attraverso la Struttura di missione per gli
anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e
internazionali, realizzato da Fondazione Fs Italiane. Al taglio del nastro hanno preso parte il presidente del
Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, il ministro dello Sport e
dei Giovani Andrea Abodi, il ministro per i rapporti con il
Parlamento Luca Ciriani, il ministro della Cultura Gennaro
Sangiuliano e il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Per
la Giunta regionale anche il vicegovernatore Mario Anzil e gli
assessori Alessia Rosolen, Cristina Amirante e Fabio Scoccimarro. "Il nostro compito, adesso, è di far sì che non soltanto
attraverso singole iniziative come il Giorno del Ricordo,
altamente meritorie e importanti, si possono portare avanti
queste verità: ciò che è accaduto, infatti, deve essere
raccontato quotidianamente, soprattutto nelle scuole, affinché
questa parte di memoria dimenticata diventi fondamenta della
storia dell'Italia" ha sottolineato Fedriga. Quindi il governatore ha raggiunto il Magazzino 26, nella zona
del Porto Vecchio dove, in sala Luttazzi, sono stati consegnati i
riconoscimenti ai parenti delle vittime delle Foibe. "È stato un momento particolarmente toccante - ha detto a margine
Fedriga -; ascoltare dalla viva voce di una persona le tragiche
vicende che l'hanno portata a perdere un parente o un genitore dà
l'idea di quanto questa terra abbia sofferto". E ha aggiunto: "Ascoltare le parole di quella che era solo una
bambina di quattro anni, che con il fratello di sei anni vede il
padre allontanarsi e non fare più rientro, perché lui sarà
catturato dalle truppe dei titini e gettato nella foiba di
Basovizza, ci fa comprendere il dramma che hanno vissuto queste
famiglie e quanto sia importante e doveroso mantenere la memoria
di questa tragedia perché diventi patrimonio condiviso. Perché il
sangue che ha intriso così dolorosamente questa terra non sia
stato versato invano". In 4 vagoni del treno è stata predisposta una mostra
multimediale, aperta gratuitamente al pubblico, che ripercorre
idealmente il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e
dalmati. Il convoglio partirà dalla stazione di Trieste l'11
febbraio, sostando in numerose città, e concluderà il suo viaggio
il 27 febbraio nella stazione di Taranto.
ARC/PT/gg
Giorno ricordo: Fedriga, Treno dell'esodo unisce Italia nella verità