Acqua: Scoccimarro, nuova condotta servirà 170mila abitanti
Opera Consorzio bonifica-Cafc per irrigazione e potabilità Udine, 8 feb. - "Un'opera di fondamentale importanza per
assicurare, nei mesi estivi, l'irrigazione dei campi e per
garantire l'approvvigionamento di acqua potabile a semplice
richiesta dell'ente gestore per un bacino di 46 comuni e 170mila
abitanti oltre, in caso di necessità, ai Comuni di Udine e
Lignano Sabbiadoro. La condotta raccoglierà l'acqua di scarico
naturale del lago di Cavazzo, senza quindi alterare l'equilibrio
idrico dello specchio d'acqua, per immetterla nel sistema
derivatorio del Ledra-Tagliamento con ricadute positive su gran
parte del territorio". È il commento dell'assessore alla Difesa dell'ambiente, energia e
sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro a margine dell'incontro
con il Consorzio di bonifica Pianura Friulana e il CAFC SpA che
si è svolto a Udine per illustrare il progetto con cui aumentare
l'uso plurimo della condotta di collegamento tra il canale Sade e
il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento. Presenti all'incontro
con l'assessore Scoccimarro anche il direttore centrale Difesa
ambiente Massimo Canali, i presidenti del Consorzio, Rosanna
Clocchiatti, e di CAFC, Salvatore Piero Maria
Benigno, coi rispettivi direttori generali Armando Di Nardo e
Massimo Battiston. "La progettazione, finanziata dal Consorzio, è già stata
completata. Per l'importanza della sue finalità - ha aggiunto
Scoccimarro - la giunta regionale lo scorso ottobre ha incluso
l'opera nell'ambito del Piano Nazionale di Interventi
Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (Pniissi)
per il relativo finanziamento ministeriale. L'iter è attualmente
in fase di avanzata istruttoria con procedura di autorizzazione
unica regionale (Paur) che crediamo possa completarsi nei nove
mesi previsti. Auspichiamo infine che possa essere finanziata dal
Governo con i necessari 105 milioni di euro". Nel dettaglio, il Consorzio di bonifica ha chiesto
l'autorizzazione alla Regione per la realizzazione di una
condotta di collegamento tra il canale Sade e il sistema
derivatorio Ledra-Tagliamento, condotta che parte a valle del
lago di Cavazzo e serve ad alimentare il canale Ledra con la
finalità di assicurare l'irrigazione ad oltre 20mila ettari del
comprensorio consortile, nonché la produzione di energia
elettrica da fonte rinnovabile che soddisfa mediamente il
fabbisogno elettrico annuo di circa 25mila abitanti. L'opera
consente anche la salvaguardia dell'attuale ecosistema nell'alta
pianura Friulana, caratterizzata dalla presenza della risorsa
idrica grazie alla rete dei canali consortili, e a garantire più
acqua nel fiume Tagliamento a valle della presa di Ospedaletto,
assicurando un aumento del deflusso ecologico del fiume. L'accordo fra Consorzio e CAFC è finalizzato in primo luogo ad
estendere gli utilizzi dell'acqua derivata con la condotta anche
al consumo umano e idropotabile: si vogliono, quindi, mettere in
sicurezza 46 comuni e 170mila abitanti il cui approvvigionamento
idrico deriva dai pozzi di Cafc di Molino del Bosso, assicurando
la risorsa acqua non solo in condizioni di criticità e in
emergenza idrica, ma anche in via ordinaria a semplice richiesta
del gestore del servizio idrico ogni qualvolta ne ravvisasse
l'opportunità e la convenienza, e in forma prioritaria rispetto
ad ogni altro utilizzo, agricolo e industriale.
L'approvvigionamento idrico dalla condotta potrà superare i 1.300
litri al secondo, e quindi pari all'intero prelievo di Cafc dalle
falde di Molino del Bosso. L'utilizzo idropotabile potrà essere esteso anche alla città di
Udine e al comune di Lignano Sabbiadoro, quest'ultimo soprattutto
nel periodo estivo, che, pur non collegati direttamente per il
loro approvvigionamento al sistema di captazione di Molino del
Bosso, potrebbero beneficiare
dell'acqua della condotta in situazioni di emergenza. I due enti
collaboreranno, inoltre, per la predisposizione del relativo
progetto di realizzazione dell'impianto di riserva e soccorso tra
il canale Ledra-Tagliamento e la centrale idropotabile di Molino
del Bosso; l'intervento servirà per realizzare l'obiettivo
illustrato, così come per il piano di monitoraggio delle falde
della piana del Tagliamento e di Osoppo-Gemona, aggiornando i
relativi modelli idrogeologici e fornendo un supporto agli uffici
regionali e a tutte le istituzioni e associazioni interessate per
quanto riguarda la tutela della risorsa idrica, prevedendo
possibili situazioni di criticità, e programmando
conseguentemente una sua gestione e utilizzo nella misura più
oculata ed efficace possibile.
ARC/SSA/al
Acqua: Scoccimarro, nuova condotta servirà 170mila abitanti