Salute: Riccardi, nuovo Piano emergenza-urgenza è risultato importante
Il documento ha incassato il parere favorevole della III
Commissione consiliare Trieste, 19 dic - "Il nuovo modello organizzativo
dell'emergenza-urgenza del Friuli Venezia Giulia, contenuto nel
relativo Piano e sviluppato da un gruppo di professionisti sotto
il coordinamento di Arcs, prevede una riorganizzazione non solo
della centrale operativa, che sarà unica per tutta la regione, ma
dell'intero sistema territoriale. Il Piano punta a superare le
criticità e a mettere il sistema nelle migliori condizioni per
mantenere competitività sul fronte della formazione, della
tecnologia e dell'organizzazione territoriale. Si tratta di un
documento che introduce innovazioni molto forti, come stabilire
un punto di governo unico, il quale assume decisioni che vanno a
impattare direttamente sulla vita delle persone che si rivolgono
ai servizi di emergenza-urgenza del Friuli Venezia Giulia". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute Riccardo
Riccardi durante l'illustrazione del nuovo Piano regionale
dell'emergenza-urgenza alla III Commissione consiliare presieduta
da Carlo Bolzonello. L'esponente dell'esecutivo Fedriga ha
evidenziato che "il Peu contiene elementi innovativi soprattutto
per quanto riguarda l'aspetto territoriale, come l'ottimizzazione
dell'infrastruttura tecnologica regionale, con forte ricorso alla
digitalizzazione, per favorire la trasmissione dei dati in tempo
reale e le comunicazioni tra tutte le postazioni di
emergenza-urgenza del territorio. Inoltre all'interno del Peu è
prevista anche la riorganizzazione del sistema deputato al
soccorso territoriale, ricondotto a una regia unica affidata ad
Arcs, l'implementazione delle competenze del personale di
soccorso, prevedendo anche la rotazione dello stesso tra Centrale
operativa, Soccorso territoriale ed Elisoccorso e la revisione
delle postazioni di emergenza territoriale per renderle più
efficaci sul territorio". Riccardi ha spiegato che "l'integrazione, la collaborazione tra
gli enti del Servizio sanitario regionale e il monitoraggio delle
attività sono fondamentali per il funzionamento del nuovo
modello. È quindi prevista la costituzione di un Dipartimento
interaziendale funzionale dell'emergenza-urgenza territoriale
incardinato in Arcs che garantirà una regia dell'intero sistema".
Tale organo sarà composto dalla Struttura organizzativa complessa
Coreut (ex Sores) e dalle strutture organizzative dell'urgenza
territoriale di Asfo, Asufc e Asugi, alle quale si aggiunge
l'Elisoccorso di Asufc. Verrà costituito anche il Comitato dell'emergenza-urgenza, che
avrà il compito di sviluppare e attuare i modelli organizzativi
per la gestione delle attività regionali e sarà composto dai
responsabili medici ed infermieristici delle strutture del
Dipartimento interaziendale funzionale del Seut, dal direttore
sanitario di Arcs, in qualità di presidente, da un rappresentante
medico per ognuna delle aziende sanitarie e dal direttore
sanitario dell'Irccs Burlo Garofolo. Tra le azioni previste per migliorare l'appropriatezza degli
interventi spicca "l'attivazione dell'auto infermieristica con
un'equipe composta da autista e infermiere, per consentire a
quest'ultimo di intervenire, quando necessario, a sostegno
dell'ambulanza Bls. In questo modo è possibile un'assegnazione
dinamica dell'ambulanza da inviare, che può passare da assetto
Bls (livello di assistenza base) ad Als (livello assistenza
avanzato) e viceversa in funzione del codice di gravità
attribuito. Inoltre, l'auto medica potrà intervenire in
autonomia, garantendo il massimo livello della prestazione
sanitaria fin dal primo momento in cui il mezzo raggiunge il
luogo dell'emergenza e, nel caso risultasse necessario
ospedalizzare il malato, richiedere il supporto di un'ambulanza
Bls". In Aula è stata quindi confermata una ridistribuzione delle sedi
delle automediche basata su criteri baricentrici rispetto alle
aree di competenza nelle ore diurne caratterizzate da maggiore
traffico stradale e maggiore densità di popolazione attiva, ma
anche di miglior equità di copertura del servizio nelle ore
notturne quando vi è una riduzione del numero delle ambulanze. L'assessore ha quindi rimarcato che "chi lavora al Nue non è un
semplice operatore di call center ma un professionista
specializzato per dare risposte ai cittadini in caso di
emergenza. La scelta di allestire la centrale del numero unico
per le cure non urgenti 116117 a Trieste è quindi stata presa
tenendo conto anche della necessità di impostare un sistema di
backup per il Nue nel caso di superamento del numero di chiamate
gestibili". Il nuovo Peu, che ha incassato il parere favorevole della III
Commissione, sotto il profilo delle funzioni, prevede che
l'organizzazione e il monitoraggio delle attività di soccorso
extra ospedaliero spetti ad Arcs, che siglerà una convenzione con
gli altri enti del Ssr per regolare. In particola Arcs si
occuperà di stabilire la rotazione del personale tra le realtà
del servizio sanitario e della messa a disposizione di personale
delle Aziende ad Arcs; della formazione del personale; della
definizione degli strumenti di incentivazione per assicurare
l'attività della Centrale operativa, del soccorso territoriale
terrestre e in elisoccorso e individuare le titolarità e le
responsabilità nel trattamento dei dati, dell'alimentazione degli
specifici flussi informativi e delle modalità di scambio e
trasmissione delle informazioni. Alle aziende sanitarie territoriali spetta invece l'erogazione
dei servizi di soccorso sul territorio e la titolarità del
rapporto contrattuale e giuridico con il personale in servizio,
mentre il coordinamento delle risorse (umane e materiali) sarà
gestito dalle aziende in integrazione con Arcs.
ARC/MA/al
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