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30.11.2023 20:40

Eventi: Fedriga, tutelare nostro sistema in nuovi scenari

Il governatore del Friuli Venezia Giulia alla presentazione del libro postumo di Demetrio Volcic
Trieste, 30 nov - "Il contesto di un'economia globalizzata senza limiti e di punti di produzione che si spostano nel mondo con filiere molto lunghe è una situazione che non conosceremo più per effetto degli eventi bellici e del nuovo quadro internazionale. Dobbiamo acquisire consapevolezza di questa mutata condizione e lavorare affinché il nostro sito produttivo non sia dipendente da altre zone geografiche, per poter tutelare il nostro sistema sociale e le garanzie di cui godono i nostri cittadini".
È la riflessione portata dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a Palazzo Berlam a Trieste dove è stato presentato il libro postumo di Demetrio Volcic "A cavallo del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est" edito da Sellerio e curato da Livio Semolic e Paolo Possamai. Oltre ai due curatori all'evento sono intervenuti Dimitrij Rupel, già ministro degli Esteri della Slovenia, e Roberto Antonione, segretario generale dell'Ince/Cei.
"Uno dei fenomeni a cui stiamo assistendo - ha rilevato Fedriga - è stato il riposizionamento dei siti produttivi dal Far East verso altre aree come i Balcani. Il Friuli Venezia Giulia ha sempre avuto una funzione ponte e può contribuire a legare al mondo occidentale i Balcani, attraverso il reshoring o il nearshoring, laddove questi paesi potrebbero rivolgersi invece ad aree distanti dai nostri valori".
Accanto al tema della sovranità Fedriga, raccogliendo una sollecitazione di Possamai, ha toccato il tema dell'allargamento dell'Unione europea, ponendo a sua volta un quesito di fondo: "L'allargamento si è fermato perché non si vuole più perseguirlo oppure perché i nuovi popoli che dovrebbero accostarsi all'Unione europea non trovano più l'Ue attrattiva?" Infine, sulla mancanza di una politica estera europea, così il governatore, "questo dipende da come sono strutturate oggi istituzioni chiave come il Parlamento europeo e la Commissione, che vivono di mediazioni continue al ribasso tra due schieramenti diversi. O si cambia questo modello votando direttamente chi ci governerà - ha concluso Fedriga - o permarrà un'Europa debole in cui ogni paese sceglie per conto proprio". ARC/PPH/ma