Eventi: Fedriga, tutelare nostro sistema in nuovi scenari
Il governatore del Friuli Venezia Giulia alla presentazione del
libro postumo di Demetrio Volcic Trieste, 30 nov - "Il contesto di un'economia globalizzata
senza limiti e di punti di produzione che si spostano nel mondo
con filiere molto lunghe è una situazione che non conosceremo più
per effetto degli eventi bellici e del nuovo quadro
internazionale. Dobbiamo acquisire consapevolezza di questa
mutata condizione e lavorare affinché il nostro sito produttivo
non sia dipendente da altre zone geografiche, per poter tutelare
il nostro sistema sociale e le garanzie di cui godono i nostri
cittadini". È la riflessione portata dal governatore del Friuli Venezia
Giulia Massimiliano Fedriga a Palazzo Berlam a Trieste dove è
stato presentato il libro postumo di Demetrio Volcic "A cavallo
del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est" edito da Sellerio e
curato da Livio Semolic e Paolo Possamai. Oltre ai due curatori
all'evento sono intervenuti Dimitrij Rupel, già ministro degli
Esteri della Slovenia, e Roberto Antonione, segretario generale
dell'Ince/Cei. "Uno dei fenomeni a cui stiamo assistendo - ha rilevato Fedriga -
è stato il riposizionamento dei siti produttivi dal Far East
verso altre aree come i Balcani. Il Friuli Venezia Giulia ha
sempre avuto una funzione ponte e può contribuire a legare al
mondo occidentale i Balcani, attraverso il reshoring o il
nearshoring, laddove questi paesi potrebbero rivolgersi invece ad
aree distanti dai nostri valori". Accanto al tema della sovranità Fedriga, raccogliendo una
sollecitazione di Possamai, ha toccato il tema dell'allargamento
dell'Unione europea, ponendo a sua volta un quesito di fondo:
"L'allargamento si è fermato perché non si vuole più perseguirlo
oppure perché i nuovi popoli che dovrebbero accostarsi all'Unione
europea non trovano più l'Ue attrattiva?" Infine, sulla mancanza
di una politica estera europea, così il governatore, "questo
dipende da come sono strutturate oggi istituzioni chiave come il
Parlamento europeo e la Commissione, che vivono di mediazioni
continue al ribasso tra due schieramenti diversi. O si cambia
questo modello votando direttamente chi ci governerà - ha
concluso Fedriga - o permarrà un'Europa debole in cui ogni paese
sceglie per conto proprio".
ARC/PPH/ma
Eventi: Fedriga, tutelare nostro sistema in nuovi scenari