Foibe: Roberti, strage finanzieri esempio orrori occupazione titina Ts
L'assessore ha partecipato alla foiba di Basovizza alla
celebrazione dell'anniversario dell'uccisione dei 97 finanzieri
della caserma di Campo Marzio a Trieste avvenuta nel 1945 Trieste, 3 mag - "Ancora una volta alla foiba di Basovizza
viene acceso un riflettore su una verità storica che smentisce
quelli che una volta erano negazionisti e oggi possono essere
chiamati 'riduzionisti' o 'giustificazionisti'. Il terribile
destino dei 97 finanzieri della caserma di Campo Marzio smentisce
le tesi di coloro che sminuiscono l'orrore delle foibe e delle
violenze perpetrate dopo la fine della Seconda guerra mondiale
nelle nostre terre, motivandole come semplici vendette personali
o punizioni ai danni di collaboratori dei regimi fascista e
nazista". È questo il pensiero espresso oggi dall'assessore regionale alla
Sicurezza Pierpaolo Roberti al termine della cerimonia
commemorativa del settantottesimo anniversario della morte dei 97
finanzieri deportati dalla caserma di via Campo Marzio di
Trieste, uccisi e infoibati dalle milizie titine nel 1945 pochi
giorni dopo la liberazione della città dall'occupazione nazista.
L'evento, svoltosi al Monumento nazionale della foiba di
Basovizza ha visto la partecipazione, tra gli altri, del
comandante regionale della Guardia di Finanza generale Giovanni
Avitabile, del prefetto e del questore di Trieste, Pietro
Signoriello e Pietro Ostuni, dei rappresentanti del Comune di
Trieste, delle Forze dell'Ordine e delle Forze armate e di alcuni
parenti dei finanziari uccisi nel 1945. Roberti ha rimarcato che "i 97 finanzieri furono trucidati
nonostante avessero contributo attivamente alla liberazione di
Trieste dai nazisti, tutelando le infrastrutture del porto e
partecipando all'insurrezione armata che permise di scacciare gli
invasori. Nonostante il loro eroico comportamento vennero
disarmati, spogliati delle divise, deportati e uccisi dalle
milizie titine, che ne gettarono i corpi nelle foibe carsiche. La
celebrazione di oggi è quindi particolarmente importante, perché
fa conoscere una verità storica sugli orrori commessi dopo la
fine del conflitto durante i quaranta giorni d'occupazione titina
di Trieste, che per troppo tempo sono stati taciuti. Non credo
quindi sia un caso se, parallelamente alla sempre maggiore
conoscenza di quanto avvenuto all'epoca, stiano diminuendo sempre
più le bandiere rosse appese sul Carso in concomitanza
dell'anniversario di quel difficile periodo storico che pochi
vogliono ancora festeggiare".
ARC/MA/gg
Foibe: Roberti, strage finanzieri esempio orrori occupazione titina Ts
La cerimonia commemorativa del settantottesimo anniversario della morte dei 97 finanzieri deportati dalla caserma di via Campo Marzio di Trieste, uccisi e infoibati dalle milizie titine nel 1945 pochi giorni dopo la liberazione della città dall'occupazione nazista.
La rappresentanza istituzionale presente alla cerimonia commemorativa del settantottesimo anniversario della morte dei 97 finanzieri deportati dalla caserma di via Campo Marzio di Trieste, uccisi e infoibati dalle milizie titine nel 1945 pochi giorni dopo la liberazione della città dall'occupazione nazista
L'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti (a sinistra) durante la cerimonia commemorativa del settantottesimo anniversario della morte dei 97 finanzieri deportati dalla caserma di via Campo Marzio di Trieste, uccisi e infoibati dalle milizie titine nel 1945 pochi giorni dopo la liberazione della città dall'occupazione nazista
Un momento della cerimonia commemorativa del settantottesimo anniversario della morte dei 97 finanzieri deportati dalla caserma di via Campo Marzio di Trieste, uccisi e infoibati dalle milizie titine nel 1945 pochi giorni dopo la liberazione della città dall'occupazione nazista.
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