Energia: Scoccimarro, sfruttamento idrogeno è nuova frontiera per Fvg
L'assessore ha partecipato a Nova Gorica alla conferenza Hydrogen
Ecosystem North Adriatic 2022 Nova Gorica, 27 set - "Lo sfruttamento delle opportunità legate
all'idrogeno è la nuova frontiera in campo energetico
nell'attuale situazione geopolitica e la Regione Friuli Venezia
Giulia continuerà a collaborare con le repubbliche di Slovenia e
Croazia per lo sviluppo di questo settore nevralgico". È questo il messaggio lanciato oggi a Nova Gorica, in Slovenia,
dall'assessore regionale all'Energia, Fabio Scoccimarro, alla
seconda conferenza Hydrogen Ecosystem North Adriatic 2022
co-organizzata da Clean Hydrogen partnership e Hycubes, che
prosegue il cammino avviato lo scorso anno, quando rappresentanti
istituzionali, del mondo scientifico e dell'industria del Friuli
Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia hanno gettato le
basi per la realizzazione di un'iniziativa unica volta a
costruire una Valle dell'idrogeno del Nord Adriatico su scala
transnazionale. A conferma della rilevanza all'evento di oggi
hanno partecipato, tra gli altri, il segretario di Stato del
Ministero dell'ambiente dell Slovenia Uros Vajgl, il delegato del
Ministero dell'economia e dello sviluppo sostenibile della
Croazia Vjekoslav Jukic e il vicepresidente di Confindustria
Udine Anna Mareschi Danieli. Scoccimarro ha evidenziato che "sono stati mossi rilevanti passi
in avanti grazie all'impegno di tutti gli attori coinvolti, a
livello politico e tecnico. La ferma volontà politica, suggellata
a Zagabria a marzo di quest'anno attraverso la sottoscrizione di
una lettera congiunta sottoscritta da Regione, Slovenia e
Croazia, ha fatto maturare un prezioso lavoro di scambio di
conoscenze tra i tre territori. Stiamo elaborando una visione di
medio e lungo periodo per lo sviluppo di un'economia su scala
macroregionale basata sull'idrogeno. È possibile produrre
idrogeno da fonti rinnovabili quali fotovoltaico ed eolico, senza
emissione di inquinanti e di gas clima alteranti ed è possibile
estendere la capacità di stoccaggio, permettendo uno sfruttamento
più esteso ed efficiente delle fonti rinnovabili di energia.
L'idrogeno riveste quindi il cruciale ruolo di acceleratore nella
transizione energetica". "Gli obiettivi proposti a livello europeo per uscire gradualmente
dalla dipendenza dai combustibili fossili e per aumentare la
resilienza del sistema energetico sono ambiziosi: il piano
REPowerEU stabilisce un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di
idrogeno rinnovabile prodotte internamente e 10 milioni di
tonnellate di idrogeno rinnovabile importate entro il 2030, oltre
alla realizzazione di nuove infrastrutture per la produzione, il
trasporto e la distribuzione di idrogeno - ha spiegato
l'assessore -. In questo contesto il Friuli Venezia Giulia,
grazie alla forte presenza di centri di ricerca e alla
propensione all'innovazione, contribuirà perciò
significativamente alla costruzione della Valle dell'idrogeno". L'assessore ha precisato che "tale risultato può essere
perseguito anche attraverso le scelte strategiche compiute dalle
realtà industriali in settori come la siderurgia e la
cantieristica navale, per i quali le tecnologie avanzate basate
sull'idrogeno sono fondamentali per la decarbonizzazione dei
processi produttivi. Per raggiungere l'obiettivo saranno però
fondamentale anche il supporto di un tessuto manifatturiero
composto da piccole e medie imprese in continua trasformazione
rispetto ai nuovi parametri di sostenibilità e digitalizzazione e
a realtà scientifiche, quali gli atenei regionali e l'Ogs, che
avanzano nelle scoperte e nella ricerca di soluzioni tecnologiche
applicate al vettore idrogeno". "Un altro importante tassello si è aggiunto nel processo in corso
che la nostra Regione sta compiendo con gli amici sloveni e
croati - ha aggiunto Scoccimarro -. La scorsa settimana è stata
presentata la proposta progettuale North Adriatic Hydrogen Valley
nel quadro del Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon
Europe, quale risposta congiunta di Slovenia, Croazia e Friuli
Venezia Giulia all'invito europeo lanciato per la selezione di
Valli dell'idrogeno di larga scala capaci di produrre e consumare
oltre 5.000 tonnellate di idrogeno all'anno. Una proposta che
punta a decarbonizzare i settori dei trasporti, dell'industria e
dell'energia pensata per essere un forte catalizzatore di
investimenti privati. Inoltre, la collaborazione tra enti
scientifici e di ricerca e comparto produttivo sarà fornito di un
sostegno condiviso alla formazione di qualificati profili
professionali, che aprirà a nuove possibilità occupazionali". L'assessore ha quindi ribadito la necessità di "proseguire in
questa direzione, grazie al contributo delle università, dei
centri di ricerca, dell'industria, del settore energetico e della
mobilità e dei trasporti. La Regione continuerà quindi a
investire convintamente per far decollare questo progetto comune
che darà vita a un ecosistema industriale, economico e sociale
nel Nord Adriatico, che risulterà maggiormente sostenibile e
resiliente grazie alle tecnologie basate sull'idrogeno".
ARC/MA/gg
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