Alla Bit di Milano presentata la guida in inglese della regione
edita da Lonely planet
Milano, 12 apr - Il 2022 sarà molto probabilmente l'anno in
cui il Friuli Venezia Giulia si attesterà al primo posto in
Italia per il recupero della quota di turisti persi durante il
periodo della pandemia, facendo tornare così il movimento ai
livelli del 2019, che era stato l'anno dei record.
È questo il concetto principale espresso dal governatore della
Regione alla Borsa internazionale del turismo (Bit) in corso di
svolgimento a Milano, durante la quale è stata presentata la
prima edizione della guida internazionale del Friuli Venezia
Giulia edita da Lonely planet. Accompagnato dall'assessore alle
Attività produttive, alla presenza del direttore della casa
editrice e del managing destination della rivista, il capo
dell'Esecutivo regionale ha posto in risalto la positività delle
proiezioni dei dati sulle prossime presenze di turisti nel nostro
territorio.
In particolare il governatore ha evidenziato che, al momento, il
trend di prenotazione per l'estate 2022 è superiore a quello
dell'estate 2021 come rilevato da ricerca Demoskopika e
confermato dall'osservatorio di PromoturismoFvg a cui si
associano i numeri registrati da Data Appeal e H Benchmark. I
valori dimostrano un maggior volume di transazioni che permettono
di dire che la Regione si sta riassestando verso i numeri del
2019, che è stato l'anno dei record. Ciò pone il Friuli Venezia
Giulia in testa alla graduatoria in Italia per la velocità con
cui sta recuperando i visitatori persi durante il periodo della
pandemia. Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia rimangono
sostanzialmente in linea con i trend di vendita, mentre i
migliori dati si verificano per Lignano e Grado. Per quanto
riguarda poi il periodo pasquale, la Regione ha registrato numeri
molto positivi, fatto questo che rappresenta un buon riferimento
in vista della partenza della stagione estiva.
Per quanto riguarda le strategie per il 2022 è stato ricordato
che la tendenza del Friuli Venezia Giulia sarà quella di
concentrarsi su un mercato principalmente di prossimità, con in
testa i turisti italiani. Per gli stranieri, invece, l'attenzione
verrà focalizzata sui Paesi storici di riferimento, in
particolare quelli di lingua tedesca, come Austria e Germania.
Inoltre, relativamente alla crisi legata alla guerra, il Friuli
Venezia Giulia ha registrato un numero del tutto residuale di
turisti russi e ucraini negli ultimi anni: la Russia, infatti, ha
rappresentato solo l'1,6% delle presenze totali della regione.
Riferendosi poi alla nuova guida in lingua inglese che Lonely
planet ha dedicato al Friuli Venezia Giulia, la Regione ha
ricordato come questo strumento, nell'ambito di una più vasta
campagna di comunicazione, rappresenti un plus con il quale
proseguire nel percorso di promozione del territorio a livello
internazionale. Semplicità e razionalità sono infatti i due
elementi che contraddistinguono la pubblicazione diventando un
utile strumento a favore del visitatore straniero per conoscere
le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio. La
volontà di attrarre gli stranieri in Friuli Venezia Giulia è
legata inoltre ad una serie di interlocuzioni che la Regione sta
portando avanti con le compagnie aeree per facilitare i
collegamenti al fine di rendere più semplice il raggiungimento
del nostro territorio.
ARC/AL/gg