Salute: Riccardi, Registro morti improvvise importante per prevenzione
Trieste, 7 feb - "E' estremamente importante esaminare e
approfondire gli aspetti di questo tipo di decessi, affinché
attraverso la prevenzione in futuro si riesca a evitare che tali
fenomeni si ripresentino". Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla
Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, in occasione
della presentazione del Registro regionale delle morti cardiache
improvvise, alla presenza, tra gli altri, del direttore della
Struttura complessa di Cardiologia e del dipartimento ad Attività
Integrata Cardiotoracovascolare dell'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano Isontina, Gianfranco Sinagra. Dopo aver ricordato la funzionaria regionale Alessia Clocchiatti
prematuramente scomparsa, la quale seguì la predisposizione del
progetto, Riccardi ha sottolineato come il Registro abbia il
merito di favorire un approccio multidisciplinare, "in quanto va
a coinvolgere diversi ambiti della medicina, in particolare ad
esempio per gli esami chimico-tossicologici e per analisi
genetiche che fanno parte del percorso di studio dei casi". Come ha spiegato il vicegovernatore, un altro risultato
conseguito dal progetto è quello di togliere terreno alla
superficialità con la quale a volte viene affrontato un argomento
di natura scientifica come questo: in particolare le
semplificazioni che rischiano di diffondersi dopo un evento
tragico come la morte improvvisa di una persona giovane e
apparentemente in buona salute. "Per questo motivo - ha detto
Riccardi - è determinante disporre di un'analisi scientifica,
basata su dei dati che consentano di individuare le cause del
decesso e, quindi, di prevenire che lo stesso evento infausto
colpisca un'altra persona". A tal riguardo Gianfranco Sinagra ha ricordato che proprio lo
screening avviato sui familiari delle vittime, come previsto dal
progetto, è in grado di evidenziare la presenza di problematiche
cardiache su dei soggetti apparentemente asintomatici
indirizzandoli verso un percorso diagnostico e di cura. Il Registro, avviato un anno fa e istituito con la legge
regionale n.26 del 30 dicembre 2020, prende in esame le morti
cardiache improvvise di persone con età inferiore ai 50 anni. Su
26 casi ad oggi esaminati, è emersa la netta prevalenza del
genere maschile (22 a 4) mentre è stata rilevata una positività
all'esame chimico-tossicologico in 8 decessi. Relativamente alle
fasce d'età la prevalente è la 41-50 (16), mentre la 21-30 e
31-40 riportano lo stesso numero di decessi (5).
ARC/GG/al
Salute: Riccardi, Registro morti improvvise importante per prevenzione
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi e il direttore della Struttura complessa di cardiologia e del dipartimento ad Attività Integrata Cardiotoracovascolare dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, Gianfranco Sinagra
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.