Trieste, 17 dic - "Il fatto che questa Amministrazione creda
profondamente nella centralità e nel rafforzamento della sanità
territoriale è dimostrato in maniera oggettiva dalle risorse
stanziate. In particolar modo se comparate al passato. In questa
legislatura infatti la Regione arriverà a investire, compresi i
fondi statali, 222 milioni di euro: dieci volte tanto rispetto al
quinquennio precedente. Nel contesto sono 79 i milioni di risorse
regionali: tre volte superiori ai 23 della passata legislatura.
Un dato che non prevede repliche". Lo ha detto oggi a Trieste in sede di Consiglio regionale il
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
illustrando la propria parte di competenza nel corso della seduta
dedicata alla manovra di bilancio. Ricostruendo la dotazione economica in capo alla sanità regionale
nell'ultimo decennio, Riccardi ha rimarcato come si sia partiti
dai 197 milioni investiti nella legislatura 2013-2018 e si sia
arrivati ai quasi 750 milioni stanziati da questa Giunta in
cinque anni. Superando il dato contabile, Riccardi ha affrontato il tema della
pandemia replicando agli interventi della minoranza consiliare,
iniziando con il sottolineare il fatto che l'emergenza "non
rappresenta un elemento laterale" rispetto alla gestione
ordinaria dell'erogazione dei servizi sanitari. Così come, alle
critiche riferite a un minor numero di vaccinazioni in Friuli
Venezia Giulia rispetto alla media nazionale, il vice governatore
ha ricordato che nella campagna antinfluenzale del 2019 solo il
19 per cento del personale sanitario rispose all'appello, "a
dimostrazione di un problema culturale presente nella nostra
regione". "In quest'ambito - ha continuato Riccardi - va registrato che in
dieci mesi sono state somministrate in Fvg 2 milioni di dosi;
inoltre abbiamo aperto le vaccinazioni per la categoria 5-11 anni
e le scuole sono aperte e faremo di tutto affinché lo rimangano,
tenendo in considerazione che proprio la fascia d'età che fa
riferimento alla popolazione scolastica rappresenta quella con il
maggior numero di contagi". Per quel che riguarda i tracciamenti, il vicegovernatore ha
citato l'epidemiologo ed ex assessore alla sanità della Puglia
Pierluigi Lopalco, il quale ha affermato che oltre a una certa
soglia il tracciamento "salta per definizione", in quanto diventa
impossibile per le persone ricostruire esattamente l'origine del
contagio. Vero punto centrale del ragionamento di Riccardi in relazione
alle criticità del Sistema sanitario: il capitale umano, un
fattore ostacolato da regole e vincoli che ricadono nella
competenza statale e che ostacolano un processo di cambiamento
che velocizzi le assunzioni, renda più agili i processi
formativi, i percorsi di specializzazione e "anche la
determinazione delle retribuzioni" in un'ottica di
concorrenzialità rispetto alle altre regioni. Ed è sempre di competenza dello Stato tutta la questione che fa
riferimento ai medici di medicina generale e al loro eventuale
passaggio come dipendenti delle Azienda sanitarie. "Una soluzione
questa troppo semplicistica - ha osservato il vicegovernatore - e
a mio avviso non praticabile. Faremo pressioni sul Governo
affinché si affronti la questione in maniera organica, in quanto
- ha concluso - ricordo che i grandi investimenti previsti
rimarrebbero difficilmente realizzabili senza la disponibilità
dei professionisti".
ARC/GG/ma