70 anni Repubblica Ragazzi: Roberti, da difficoltà non si esce da soli
Celebrata a Trieste l'istituzione voluta nel 1950 da don Marzari Trieste, 26 nov - "Il motto 'uno per tutti tutti per uno' della
Repubblica dei Ragazzi secondo i principi di don Marzari di unità
nel segno della pace e del rispetto delle regole è di grande
attualità oggi allorché affrontiamo una fase di grande difficoltà
dalla quale continuiamo a sostenere che nessuno può uscire da
solo". Sono le parole dell'assessore regionale alle Autonomie locali e
alla Sicurezza Pierpaolo Roberti in occasione della cerimonia
tenutasi oggi a Trieste a Palazzo Vivante per festeggiare i 70
anni della Repubblica dei Ragazzi, che ricorrevano nel 2020 ma
che l'anno scorso non si sono potuti celebrare a causa della fase
acuta della pandemia. Roberti ha consegnato al presidente dell'Opera Figli del Popolo
Claudio Colusso e al direttore della Repubblica dei Ragazzi
Fulvio Bisacco una targa della Regione Friuli Venezia Giulia per
onorare il traguardo raggiunto dall'istituzione voluta nel 1950
da monsignor Edoardo Marzari, che fondò una vera e propria
comunità regolata come un piccolo Stato, dotata di organi di
autogoverno e votata a educare in profondità i giovani alla
democrazia e alla fratellanza negli anni durissimi del secondo
dopoguerra. Anni di stenti nei quali l'Opera Figli del Popolo
diede tetto, vitto e possibilità di studiare a tanti ragazzi che
fuggivano dalla zona B dell'Istria. Come ha ricordato Colusso,
Marzari fu figura chiave della resistenza triestina al
nazifascismo, per la cui attività fu torturato nel carcere del
Coroneo, per diventare quindi ispiratore della Democrazia
Cristiana a Trieste. Alla cerimonia di Palazzo Vivante, cui hanno preso parte autorità
civili e militari, Bisacco e Riccardo Massini hanno tratteggiato
lo spirito di comunità che ancor oggi contraddistingue la
Repubblica dei Ragazzi, attiva con iniziative rivolte in
particolare alla socializzazione nello sport (pallacanestro,
pallavolo e aikido) e nella musica.
Massini, uno dei "Ragazzi" di Palazzo Vivante, autore del volume
celebrativo, ha ricordato che la sua esperienza nella Repubblica
animata da don Marzari e Guerrino Travan, terminava nel '73,
allorché si trasferì a Napoli poco prima che fosse colpita
dall'epidemia del colera e dove in una settimana memorabile si
vaccinò un milione di persone. "Se mettiamo da parte paure
legittime, preoccupazioni e ansie per pensare a un bene più
grande - ha riannodato il filo l'assessore Roberti - riusciamo
anche oggi ad accettare con più serenità le restrizioni durissime
imposte dalla pandemia e il sacrificio di sottoporci alla
vaccinazione anti-Covid che certo a nessuno fa piacere, ma che
accettiamo e promuoviamo per il bene della comunità. Nei valori
di fondo della Repubblica dei Ragazzi che oggi celebriamo c'è
anche questo spirito".
ARC/PPH/ma
L'assessore regionale alle Autonomie locali e alla Sicurezza Pierpaolo Roberti interviene a Trieste alle celebrazioni della Repubblica dei Ragazzi
L'assessore Roberti visita la mostra fotografica della Repubblica dei Ragazzi
La platea di Palazzo Vivante
L'assessore Roberti (a destra) consegna la targa della Regione Friuli Venezia Giulia per i 71 anni della Repubblica dei Ragazzi. Da sinistra a destra: Riccardo Massini, Fulvio Bisacco e Claudio Colusso
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