Sosterrà investimenti per il settore ricettivo ed alberghiero
Udine, 3 nov - È una conferma della situazione diffusa non
soltanto nel Friuli Venezia Giulia ma nell'intero Paese quella
emersa dalla fotografia del settore turistico pordenonese,
tracciata nel corso di una videoconferenza organizzata da
Confcommercio e Ascom della destra Tagliamento alla quale ha
partecipato l'assessore regionale competente Sergio Emidio Bini,
incontro in cui uno specifico focus ha riguardato l'andamento e
le prospettive del settore alberghiero alla luce degli effetti
della pandemia.
Durante il webinar con i vertici pordenonesi e nazionali delle
categorie economiche legate al settore turistico e al commercio,
l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha evidenziato che la Regione,
per sostenere i comparti economici nuovamente colpiti dalle
restrizioni introdotte dal Governo, ha deciso di intervenire con
ulteriori contributi a fondo perduto per 18 milioni di euro,
introdotti con l'ultimo assestamento di bilancio, sovrapponendosi
alle categorie beneficiarie degli aiuti indicate nel Decreto
Ristoro. L'amministrazione regionale ha incrementato tale elenco
introducendo alcune nuove fattispecie, quali a esempio le agenzie
di viaggio e i tour operator, rafforzando anche gli aiuti al
comparto dello spettacolo. Il tutto con l'impegno, com'è già
accaduto la scorsa estate, di mettere a disposizione le somme in
tempi molto rapidi, erogando automaticamente i contributi ai
beneficiari precedenti, senza che vi sia la necessità di
riaffrontare il pur breve iter burocratico, che sarà necessario
invece per le nuove domande di accesso.
L'assessore ha poi ricordato che la Regione sta monitorando
costantemente il comparto turistico anche in riferimento alla
prossima stagione invernale, con riunioni frequenti con le altre
amministrazioni regionali, ben sapendo che molto dipenderà
dall'andamento della pandemia e dalle decisioni che verranno
assunte dal Governo. "La collaborazione delle associazioni di
categoria è essenziale - ha ribadito Bini in videoconferenza -
perché, come nella prima fase della pandemia ci consente di poter
tarare gli interventi".
Un ringraziamento particolare, Bini lo ha rivolto anche ai
rappresentanti dei CATA e dei CATT, che collaborano con la
Direzione centrale attività produttive: la scorsa estate, ciò ha
consentito - in poco più di un mese - la liquidazione dei
benefici a ristoro a fondo perduto per oltre 28 mila partite Iva
del Friuli Venezia Giulia.
"La Regione - ha proseguito l'assessore - è consapevole del fatto
che il turismo, che in Italia rappresenta il 12 per cento del
Pil, costituisce un settore importante per l'economia e per il
lavoro. Riteniamo che lo sforzo dello Stato a ristoro della crisi
per questi comparti non sia ancora sufficiente: all'inizio del
prossimo anno riproporremo all'approvazione dell'Aula la norma
Sviluppoimpresa, il cui iter si era interrotto la scorsa
primavera".
"La legge - ha precisato Bini - riserverà al comparto turistico
uno spazio importante: istituiremo infatti il Fondo Turismo
all'interno dei fondi di rotazione, ci saranno ulteriori
strumenti a sostegno degli investimenti per il settore ricettivo
ed alberghiero ed introdurremo misure per la rigenerazione dei
centri storici e del commercio".
"Inoltre, per la prima volta - ha aggiunto l'assessore regionale
- stiamo lavorando per inserire il settore del turismo
all'interno della prossima programmazione comunitaria; tutto
questo, perché l'asset turistico del Friuli Venezia Giulia arrivi
preparato alla nuova ripartenza, in modo coeso e propositivo per
il rilancio di un comparto cardine per l'economia della nostra
Regione".
"Un settore - ha concluso Bini - che fonda la sua attrattività
anche sulle nostre città, come Pordenone, che ha dimostrato di
poter essere viva e dinamica anche dopo l'emergenza".
ARC/CM/al