Inclusi i liberi professionisti e previsto sforamento de minimis
Trieste, 20 mar - La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore alle Attività produttive e al Turismo Sergio
Emidio Bini, ha approvato tre delibere, in applicazione della
legge regionale 3/2020, che stabiliscono i criteri e le modalità
per la concessione dei finanziamenti agevolati e delle garanzie a
favore delle imprese danneggiate dalla crisi economica da
coronavirus.
Le liquidità disponibili per i finanziamenti a valere sulle
Sezioni anticrisi (amministrate dal Comitato di gestione del
Frie) ammontano a 16,5 milioni di euro, di cui 2,3 a favore delle
imprese artigiane e 14,2 per le imprese commerciali, turistiche e
di servizio. Le garanzie, assegnate ai Confidi, sono pari a 9,5
milioni di euro, alle quali si aggiungeranno ulteriori
contribuzioni, con la stima di attivare un moltiplicatore di 5.
"Due le innovazioni principali - ha spiegato Bini -: l'estensione
della platea dei beneficiari ai liberi professionisti, oltre alle
imprese, e la previsione che sia applicabile un regime di aiuto
alle imprese diverso dal regime de minimis". Il cosiddetto "de
minimis" non permette di superare i 200mila euro di aiuti alle
imprese nel triennio senza obbligo di notifica all'Ue. "Si può
ritenere che tale limite, in presenza di una pandemia - ha
rilevato Bini -, possa essere sforato".
Oggetto della prima delibera sono i finanziamenti agevolati, i
quali vanno da un minimo di 5.000 a un massimo di 300.000 euro e
che sono di due tipi: della durata massima di 10 anni per il
consolidamento di debiti a breve termine (ossia, debiti di durata
pari o inferiore a 18 mesi); della durata massima di 60 mesi per
sostenere le esigenze di credito a breve e medio termine.
In deroga al regolamento delle Sezioni anticrisi, i finanziamenti
agevolati sono concessi al tasso fisso dello 0,5 per cento,
invece che dell'1 per cento, ed è abrogato l'obbligo di
richiedere garanzie da parte della banca attuatrice (Banca
Mediocredito FVG); possono inoltre accedervi anche i liberi
professionisti e tutte le imprese dei servizi, incluse quelle del
settore dei trasporti. È stata introdotta la possibilità di un
anno di preammortamento e le istruttorie del Comitato di gestione
del Frie (che amministra anche le Sezioni anticrisi) sono state
accorciate a 30 giorni (da 90). Le imprese potranno chiedere che
il finanziamento per le esigenze di credito a breve o medio
termine sia calcolato anche sulla media delle previsioni dei
costi ammissibili relativi all'anno in corso e ai prossimi due e
non soltanto, come attualmente previsto, sulla media dei
consuntivi relativi ai tre anni passati. In aggiunta, sarà
possibile chiedere nuovi prestiti delle Sezioni anticrisi anche
per chi ne ha già usufruito in passato. Infine, il rischio di
Banca Mediocredito FVG in caso di perdite per mancata
restituzione di tutto o parte del finanziamento è ridotto dal 20
per cento al 10 per cento.
Si considerano danneggiate dalla crisi emergenziale le imprese
che attestano una perdita di reddito nel semestre successivo al
23 febbraio 2020. Se la domanda di finanziamento agevolato è
presentata prima che siano trascorsi sei mesi dalla data del
verificarsi della crisi emergenziale, i dati finanziari per il
periodo mancante sono stimati, in via presuntiva e in misura
proporzionale, sulla base di quelli registrati fino alla data
della domanda. Per effettuare il calcolo della perdita di reddito
sono state previste diverse alternative in modo da consentire
all'impresa attiva da almeno due anni di scegliere il metodo che
ritiene più adeguato.
Due sono le delibere che riguardano i criteri sulle garanzie. La
prima stabilisce che le risorse assegnate ai Confidi e finora
riservate soltanto alla concessione di garanzie a favore delle
imprese danneggiate dalla crisi bancaria di Veneto Banca e di
Banca Popolare di Vicenza possono essere destinate alla
concessione di garanzie alle imprese colpite dal Covid-19, le
quali abbiano sede legale o operativa nel territorio regionale.
Si tratta di risorse già liquidate ai Confidi regionali per
complessivi 4 milioni di euro, di cui ancora disponibili circa
3,6 milioni. Il provvedimento odierno della Giunta regionale
prevede che ai Confidi siano assegnati ulteriori 4 milioni di
euro solo per le attività produttive colpite da coronavirus.
Insieme alle garanzie, a queste imprese (o liberi professionisti)
sarà concessa una contribuzione integrativa per l'ulteriore
abbattimento delle commissioni di garanzia fino al 50 per cento
del loro importo.
La seconda delibera sul tema delle garanzie stabilisce che le
risorse finanziarie già assegnate a Confidimprese FVG e Confidi
Friuli per concedere garanzie alle imprese regionali danneggiate
dalla crisi libica e alle imprese della filiera produttiva
regionale della casa siano destinate alla concessione di garanzie
anche a favore delle imprese colpite da coronavirus aventi sede
legale o operativa nel territorio regionale. Le risorse sono pari
a 2 milioni di euro già liquidati a Confidimprese FVG e Confidi
Friuli, di cui circa 1,8 (filiera casa) ancora disponibili, più
100mila euro già liquidati a Confidi Friuli (crisi libica),
ancora disponibili.
ARC/PPH/ma
L'assessore alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG