Protezione civile: Riccardi, serve patto per sburocratizzazione
Il vicegovernatore a Venzone per ricordare Giuseppe Zamberletti
Venzone (Ud), 25 gen - "Oltre la memoria di quello che è stato
il terremoto del 1976 per questa terra e il ricordo della figura
di Zamberletti, l'occasione di oggi ci offre l'opportunità di
guardare avanti lanciando una sfida, quella di riunire tutte le
forze, dai sindaci all'Università e alla stessa Protezione
civile, in un patto per un obiettivo di vero cambiamento:
l'individuazione e la messa in atto di soluzioni per la riduzione
dei tempi e della burocrazia nella realizzazione di quelle opere
necessarie al ripristino del territorio dai danni causati da una
calamità naturale".
Lo ha detto oggi a Venzone il vicegovernatore con delega alla
Protezione civile, Riccardo Riccardi, intervenendo agli eventi
dedicati al decennale del Museo "Tiere Motus" e al 1°
anniversario della scomparsa di Giuseppe Zamberletti, Commissario
straordinario del Governo per il Friuli terremotato. Tra i
presenti, oltre allo stesso Riccardi e al presidente del
Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, anche il Capo
dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Ricordando la statura politica e amministrativa della figura di
Zamberletti, Riccardi ha sottolineato come lo stesso Zamberletti
abbia in quella occasione "saputo tirare fuori meglio dai noi
friulani, valorizzando uomini come gli ex presidenti Comelli e
Biasutti e dando valore primario al rapporto tra i Comuni, la
Regione e le articolazioni dello Stato".
"L'eredità di quella stagione - ha proseguito il vicegovernatore
- arriva fino a oggi, fino a una grande opera infrastrutturale
come la terza corsia autostradale, che è figlia di quelle scelte
procedimentali, fondate su un modello improntato alla riduzione
dei passaggi burocratici. Ma anche lo straordinario sforzo
collettivo compiuto nel post tempesta Vaia, con 600 opere e 150
milioni di euro senza alcun ricorso e nel pieno rispetto delle
procedure e dei tempi previsti".
A tal riguardo, parole di elogio per l'operato della Protezione
civile Fvg sono state pronunciate dal Capo dipartimento Borrelli,
il quale ha configurato l'esperienza della tempesta Vaia come un
modello relativamente all'efficacia e alla correttezza
amministrativa degli interventi. "A dimostrazione - ha concluso
Borrelli - di come la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia
sia una macchina coesa e rodata, che porta avanti gli
insegnamenti di Giuseppe Zamberletti".
ARC/GG/ep
Protezione civile: Riccardi, serve patto per sburocratizzazione
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi assieme al capo dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, e il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin
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