Trieste, 14 ott - "L'Ince è un organismo strategico per
sviluppare progetti internazionali tra il Friuli Venezia Giulia e
il centro Europa, contribuendo così a rendere concreta la
cooperazione tra la nostra regione e il suo naturale bacino di
riferimento oltreconfine".
Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, ha portato il saluto della Regione al
Segretariato esecutivo dell'Iniziativa Centro Europea (Ince)
presieduta dal Segretario generale, Roberto Antonione, che ne ha
assunto la guida a gennaio di quest'anno. Il Segretariato
esecutivo ha sede a Trieste dal 1996 in virtù di una convenzione
con la Regione che ha concesso in comodato gratuito la sede di
via Genova e dove, come ha ribadito lo stesso Antonione, "si
sviluppano stretti rapporti tra Ince e Regione che contribuiscono
in modo virtuoso a costruire la politica estera del nostro Paese".
"L'utilità di Ince nello sviluppo di progetti internazionali è
concreta e tangibile" ha sottolineato Fedriga, aggiungendo che
"in questo modo la stessa Trieste diventa cerniera economica e
politica tra Europa occidentale e Europa orientale".
"Questa forte collaborazione - ha sottolineato il governatore -
consente all'organizzazione internazionale di muoversi in
sinergia con la Regione nello sviluppo di progettualità che
coinvolgono direttamente i paesi del centro Europa quale sbocco
naturale delle relazioni del Friuli Venezia Giulia".
Tra i vari progetti illustrati nel corso dell'incontro, il
principale riguarda lo sviluppo di una Local dimension che si
affianchi ai tre assi principali di attività di Ince
(Governmental, Parliamentary and Business Dimensions) per
favorire un processo di cooperazione internazionale che includa
sempre più gli enti locali dei 17 Stati membri.
Un progetto a cui Fedriga ha guardato con favore "non solo per il
ruolo che il Friuli Venezia Giulia già svolge come soggetto
attivo nella cooperazione internazionale con il centro Europa, ma
anche per l'impulso che un simile processo di inclusione dal
basso potrebbe imprimere a una rinnovata concezione di Unione
europea".
All'inclusione, in ambito prettamente culturale, guarda anche il
progetto Come-In, che mira ad una piena accessibilità ai musei.
Il progetto, finanziato nell'ambito dell'Interreg Europa
Centrale, è condotto dall'Ince in collaborazione con la Consulta
regionale Fvg delle associazioni di persone disabili e delle loro
famiglie, la direzione regionale Cultura e sport, l'Enaip, il
Museo archeologico-Civici Musei di Udine e altri partner esteri.
Scopo di Come-In è la realizzazione di una completa accessibilità
alle raccolte museali e alle collezioni d'arte, soprattutto di
medie e piccole dimensioni, attraverso la redazione di linee
guida e la formazione al personale, per includere tutte le
persone alla fruizione delle opere. I percorsi non tengono conto
esclusivamente dell'abbattimento delle barriere architettoniche
ma, al contrario, guardano alla creazione di percorsi dedicati
anche per bambini e persone con disabilità sensoriali o psichiche.
Nel corso dell'incontro è stato presentato anche il progetto
Namirg, volto alla creazione di un'unità speciale di Vigili del
fuoco competente a intervenire nel mare Adriatico in caso di
incendi a bordo di navi o altre imbarcazioni. La presentazione
conclusiva del progetto si terrà il prossimo 20 novembre nel
porto di Pola alla presenza dei rappresentanti dei governi di
Italia, Slovenia e Croazia.
ARC/SSA/fc