Infrastrutture: Riccardi-Pizzimenti, in Fvg nessuna emergenza
Conferma dopo vertice a Palmanova con gestori rete viaria
Palmanova, 20 ago - "In Friuli Venezia Giulia non c'è alcuna
emergenza sicurezza su autostrade e strade regionali".
La rassicurazione arriva dal vicegovernatore con delega alla
Protezione civile, Riccardo Riccardi, e dall'assessore a
Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, al termine del
vertice che si è svolto oggi nella sede della Protezione Civile
di Palmanova con i responsabili di tutti i gestori della rete
viaria che interessa il territorio regionale, ovvero Autovie
Venete e Autostrade per l'Italia per la rete autostradale e Anas
e FvgStrade Spa per tutte le altre arterie.
Il vertice è stato sollecitato Riccardi e Pizzimenti dopo il
tragico evento del crollo del Ponte Morandi a Genova a cui è
seguita, come ha evidenziato il vicegovernatore, "una settimana
complessa e difficile, in cui abbiamo avuto contatti costanti con
il dipartimento nazionale di Protezione civile e con i vertici
regionali della Liguria per le finalità legate a eventuali
necessità di intervento".
La strategia che la Regione intende attivare, hanno spiegato
Riccardi e Pizzimenti, "è di farsi trovare pronti con progetti
immediatamente cantierabili e quindi finanziabili nel caso in cui
il Governo decidesse di procedere con un piano nazionale di
investimenti". È evidente, hanno sottolineato i due esponenti
della Giunta regionale, che "non possiamo contare esclusivamente
sul meccanismo delle compartecipazioni, ma dovremo far sì che
anche il Friuli Venezia Giulia possa beneficiare delle risorse
messe a disposizione".
Dal vertice odierno è emerso che sono oltre 4000 le opere d'arte
infrastrutturali che insistono sulla rete viaria del Friuli
Venezia Giulia, ma nessuna di queste presenta situazioni di
criticità grave.
Tra le opere in carico a FvgStrade, società a partecipazione
interamente regionale rappresentata alla riunione
dall'amministratore unico Giorgio Damiani e da alcuni tecnici,
sono 960 i ponti con una luce superiore a 2 metri (compresi
quindi quelli di piccole dimensioni) e tra questi sono tre quelli
oggetto di maggior attenzione e già segnalati al fine di
rientrare in un piano prioritario di interventi: il ponte sul
Fella in Carnia, il ponte di Dignano in provincia di Udine e il
ponte sul Meduna nel Pordenonese.
A fronte di una programmazione dalle priorità degli interventi,
Pizzimenti ha evidenziato che si cercheranno le adeguate
coperture finanziarie.
Quanto ad Autovie Venete, le infrastrutture maggiormente da
tenere sotto controllo riguardano due opere sulle quali sono già
in corso i lavori di rifacimento, che rientrano nei cantieri per
la terza corsia dell'A4, ovvero il ponte sul Tagliamento e il
nodo di Palmanova.
Come ha riferito il presidente Maurizio Castagna, a fine
settembre la prima campata del ponte sarà incardinata ed entro
l'anno tutto il traffico potrà già esservi deviato mentre
procederanno i lavori per il completamento della seconda.
Il nodo di Palmanova rientra invece tra i lavori che dovranno
essere completati entro il 2020. In ogni caso non ci sono altre
criticità, come ha rilevato la recente verifica straordinaria
effettuata a marzo del 2017 in concomitanza con il rinnovo della
concessione, su tutte le 340 opere d'arte principali e le 1000
minori di proprietà di Autovie, verifica che si è svolta in
contradditorio con i tecnici del ministero delle Infrastrutture.
Da parte di Anas, rappresentata dall'ingegnere Pierpaolo Di
Marco, non vi è stata alcuna segnalazione di interventi urgenti,
ma la conferma che si procede con manutenzione ordinaria su tutta
la rete di competenza.
Il responsabile tecnico dell'A23 per il tratto di cento
chilometri gestito da Autostrade per l'Italia, Andrea Favalessa,
ha invece riferito di 210 opere maggiori costantemente monitorate
(tra cui 50 viadotti, 20 cavalcavia e 35 gallerie). Le gallerie,
in particolare, sono oggetto di un piano di manutenzione e
potenziamento in accordo con il Ministero. Sono inoltre in
cantiere 10 interventi, di cui solo uno di natura strutturale che
riguarda lo svincolo autostradale di Gemona sul quale si procede
in via prioritaria tanto che verrà cantierato a gennaio.
Nel 2018 Autostrade per l'Italia ha effettuato sul tratto
dell'A23 di propria competenza interventi per circa 3 milioni di
euro al netto dei piani di manutenzione ricorrenti (quali
pavimentazioni, sostituzioni di giunti e parapetti).
Complessivamente la manutenzione straordinaria di tutte le opere
stradali sul territorio regionale richiederà un piano di
investimenti di alcune decine di milioni di euro.
Il messaggio che emerge dal vertice è positivo per Riccardi che
ha riferito come "dopo l'incontro odierno possiamo garantire al
dipartimento nazionale di Protezione Civile che il Friuli Venezia
Giulia ha una situazione rassicurante".
"Abbiamo incontrato responsabili di procedimenti e tecnici molto
preparati e capaci di fornire quel messaggio di gartanzia che
volevamo trasmettere ai nostri cittadini", ha concluso il
vicegoveranatore.
Rispetto all'ipotesi di una revoca della concessione a Autostrade
per l'Italia e quindi ad un ritorno della gestione in mano
pubblica anche del tratto autostradale tra Udine e Tarvisio,
Pizzimenti si è dichiarato "assolutamente favorevole
all'eventuale subentro della Regione nella gestione, in linea con
quanto si sta già facendo sulla partita che riguarda Autovie
Venete".
ARC/SSA/fc
Infrastrutture: vertice a Palmanova con i gestori della rete viaria. A destra nella foto il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, al centro Amedeo Aristei, direttore Protezione civile FVG, a sinistra l'assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti.
Foto Regione FVG
Amedeo Aristei, direttore Protezione civile FVG
Foto Regione FVG
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