Trieste, 29 giu - Tempi certi, stabiliti a priori, per
l'emanazione del bando da parte dei Comuni e più anni di
residenza in Friuli Venezia Giulia per accedere al finanziamento.
Sono queste alcune delle principali novità contenute nel
regolamento riguardante l'assegnazione agli Enti locali - a
partire dal 2019 - delle risorse destinate ai cittadini, con le
quali coprire le spese per l'installazione di impianti di
sicurezza nelle abitazioni private. Il provvedimento è stato
approvato dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore
competente Pierpaolo Roberti, nel corso della seduta odierna
dell'esecutivo.
La norma, per la quale quest'anno sono stati stanziati a bilancio
500 mila euro, va quindi a modificare alcuni articoli del
precedente capitolato. I sistemi di sicurezza ammessi a
contributo sono quelli antifurto, antirapina, antintrusione e di
videosorveglianza. Rientrano tra gli interventi anche
l'installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di
vigilanza privati, impianti di videocitofonia, apparecchi
rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline,
sistemi di allarme, rilevatori di apertura e di effrazione sui
serramenti. Inoltre verranno sostenuti anche l'acquisto e posa di
porte e persiane blindate o rinforzate, saracinesche e tapparelle
metalliche con bloccaggi, porte e finestre con vetri
antisfondamento, grate e inferriate su porte o finestre,
serrature antieffrazione e spioncini su porte.
Gli interventi devono essere eseguiti su immobili o porzioni di
essi adibiti a residenza della persona fisica che richiede il
contributo. L'importo massimo della spesa ammessa è pari a 3 mila
euro, iva compresa, mentre quella minima è stata stabilita in
1000 euro (iva compresa). Il contributo erogabile è pari al 50
per cento della spesa ammessa e quindi non potrà essere superiore
a 1500 euro e inferiore ai 500 euro.
Gli enti beneficiari saranno i Comuni singoli, enti capofila di
gestioni associate tra Comuni non partecipanti alle Unioni
territoriali intercomunali (Uti) di riferimento e le Uti stesse
in nome e per conto delle amministrazioni locali che vi
partecipano. Entro il 31 gennaio le amministrazioni interessate
al ricevimento dei contributi devono presentare domanda alla
Regione. Il direttore di servizio, entro il 28 febbraio, provvede
al riparto delle cifre a seconda del numero dei richiedenti. A
loro volta i Comuni, entro il 30 aprile, devono adottare ed
emanare un apposito bando e la relativa modulistica per la
presentazione delle domande dei cittadini, dandone adeguata
pubblicità.
Quindi dal 1 maggio al 30 settembre di ciascun anno, i soggetti
interessati a richiedere il contributo devono presentare domanda
agli Enti locali, per una spesa il cui pagamento è stato
effettuato tra il 1 gennaio e il 30 settembre. Infine per essere
ammessi in graduatoria è richiesta la residenza in Friuli Venezia
Giulia da almeno cinque anni, rispetto ai due previsti nel
precedente regolamento.
ARC/AL/ppd