L'assessore all'illustrazione dello stato di 34 interventi a cura
del Consorzio di bonifica
Udine, 13 ott - "Il progetto di ammodernamento della rete
irrigua del Friuli Venezia Giulia è di natura pluriennale e con
un finanziamento già acquisito che vale quasi 180 milioni di euro
da parte del Consorzio di Bonifica Pianura friulana: si tratta di
risorse di natura diversa, sia regionali che statali, che hanno
però un'unica matrice come obiettivo, ovvero l'utilizzo ad alta
efficienza dell'acqua, grazie a sistemi ad alta intelligenza e
tecnologie all'avanguardia".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari
Stefano Zannier alla presentazione dei progetti di ammodernamento
della rete irrigua del Friuli Venezia Giulia a cura del Consorzio
di bonifica pianura friulana che si è tenuto oggi nella sede
della Regione a Udine alla presenza della presidente del
Consorzio Rosanna Clocchiatti.
"In annate come questa, dove il problema della scarsa piovosità
assolutamente non si è verificato, dobbiamo ricordare che
potrebbe verificarsi anche il prossimo anno: l'utilizzo ad alta
efficienza e a bassi volumi della risorsa idrica è comunque
un'operazione che va perseguita con pianificazione di lungo
termine anche perché darà dei risultati dal punto di vista
produttivo che non sono oggi realizzabili con tecnologie datate"
ha osservato Zannier.
Sono circa 180 milioni di euro i fondi che negli ultimi tre anni
sono stati destinati all'ammodernamento delle reti irrigue,
all'efficientamento del servizio e alla tutela della risorsa
idrica, per un totale di 34 progetti, quasi tutti sviluppati con
risorse interne del Consorzio. I quattro progetti PNRR per
complessivi oltre 21 milioni di euro - di cui tre terminati,
mentre il quarto si chiuderà entro l'anno - hanno ottenuto il
massimo finanziamento possibile.
L'assessore ha rimarcato come le risorse ottenute stiano
permettendo di costruire l'agricoltura del futuro e di affrontare
le sfide poste dai cambiamenti climatici, con progettualità ad
hoc. L'ampio programma di interventi andrà a migliorare la
gestione della risorsa idrica, riducendo le perdite e a garantire
maggiore efficienza e sostenibilità nei territori agricoli
serviti.
Come illustrato dalla presidente Clocchiatti assieme al direttore
Armando Di Nardo e hai tecnici Massimo Ventulini e Stefano
Bongiovanni, l'ammodernamento della rete di distribuzione irrigua
consentirà di perseguire molteplici finalità: una notevole
riduzione delle perdite idriche, un più oculato utilizzo della
risorsa attraverso l'eliminazione di sprechi ed usi impropri,
anche attraverso l'introduzione di canoni basati sull'effettivo
utilizzo dell'acqua irrigua, una significativa riduzione dei
costi di manutenzione.
Uno dei requisiti del progetto per il bando europeo puntava in
particolare al tema ambientale e permetterà di sostituire circa
130 chilometri di condotte datate di 50 anni, realizzate in
quello che all'epoca era considerato un materiale con qualità
meccaniche di resistenza in cui è presente però la fibra di
amianto. Nell'ultimo anno il Consorzio ha effettuato ben 160
riparazioni su questo tipo di condotte e la loro rimozione - una
quantità di 10mila tonnellate di fibrocemento in totale -
rappresenta quindi un obiettivo di grande sicurezza dal punto di
vista ambientale.
Dal punto di vista invece del risparmio idrico per i tre filoni
di intervento pianificati dal Consorzio, il maggiore risparmio
deriverà da quelli pianificati in base alla legge e che mirano
all'impermeabilizzazione delle reti di adduzione e per cui il
risparmio su 6-7 mila ettari attualmente serviti sarà di circa il
30%.
Tra i lavori già avviati figurano l'ammodernamento del Canale di
Castions, che interessa sei comuni e una superficie di oltre
1.200 ettari, con ultimazione prevista per maggio 2026, e quello
del Canale di Trivignano, che coinvolge quattro comuni e oltre
1.280 ettari, la cui consegna lavori è già avvenuta, con
conclusione prevista entro dicembre 2027. Sono in corso anche gli
interventi sui Canali di Santa Maria e Gonars, che serviranno
un'area di circa 900 ettari, con termine lavori previsto per
maggio 2026.
Nel 2026 prenderanno avvio ulteriori cantieri, tra cui quelli per
l'ammodernamento dei Canali di Giavons, Bressa e Mereto, e dei
Canali di Rivolto e Bertiolo, con gare previste ad aprile e
inizio lavori a ottobre dello stesso anno. È imminente anche
l'avvio dei lavori per la trasformazione irrigua da scorrimento
ad aspersione nei comuni di Basiliano, Lestizza, Codroipo e
Sedegliano nonché per la ristrutturazione del Canale di Beano.
Quest'ultimo progetto, finanziato dalla Regione, interesserà una
superficie compresa tra 250 e 300 ettari. Nel comprensorio dei
Colli Orientali del Friuli, è in fase avanzata l'iter per la
realizzazione di un impianto irriguo a servizio delle colture di
pregio nel comune di Manzano. Il progetto, già in fase di gara,
prevede l'avvio dei lavori tra la fine del 2025 e l'inizio del
2026.
ARC/EP/al