Barcolana: Roberti, bene educare ai rischi in strada e sul web
Inaugurati il "Pullman azzurro" della Polizia e il truck "Una
vita da social" su sicurezza stradale e on line Trieste, 10 ott - "La sicurezza è un tema che coinvolge molte
competenze: più persone si mettono in gioco, meglio è, perché si
riesce a ottenere un risultato più efficace. Ognuno porta la
propria esperienza e, grazie a sensibilità e strumenti diversi,
si può raggiungere l'obiettivo in modo più completo. Per questo
l'iniziativa promossa oggi in piazza Sant'Antonio dalla Polizia
di Stato è preziosa, in quanto ribadisce un concetto già espresso
in più occasioni. Non a caso, nella fattispecie, hanno
collaborato insieme la Polizia di Stato, la Regione, il Comune e
l'Aci per sottolinearne il significato". Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alla Sicurezza
Pierpaolo Roberti, nel corso della presentazione, nel contesto
della Barcolana, del "Pullman azzurro" della Polizia di Stato per
la prevenzione stradale e la guida sicura e del truck "Una vita
da social" sui rischi che si corrono in rete. All'evento hanno
partecipato, tra gli altri, il questore Lilia Fredella e il
prefetto Giuseppe Petronzi, oltre all'assessore comunale alle
politiche della sicurezza Caterina de Gavardo. Infatti, come ha spiegato l'assessore, accanto alla sicurezza
stradale, che sarà al centro del Villaggio Sicurezza in questi
giorni, è fondamentale affrontare anche il tema della navigazione
in rete. Educare le nuove generazioni - e non solo - a un uso
corretto degli strumenti informatici significa ridurre i rischi e
prevenire comportamenti pericolosi. "La prevenzione - ha concluso Roberti - resta lo strumento
principale. Più educhiamo all'utilizzo consapevole delle
tecnologie, meno possibilità ci sono di cadere in trappole: dalle
piccole truffe fino a reati molto più gravi. Basti pensare al
revenge porn e ad altre condotte gravissime che causano danni
enormi alle persone".
ARC/GG/ep
Da sinistra, il prefetto Giuseppe Petronzi, l'assessore regionale Pierpaolo Roberti, il presidente dell'Aci di Trieste Riccardo Novacco e il questore Lilia Fredella
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