Eventi: Scoccimarro, Trieste 1954 restituisce dignità a nostra storia
Trieste, 8 ott - "Un'opera intensa ed emozionante che racconta,
con la forza del teatro, una pagina unica della nostra storia: il
ritorno di Trieste all'Italia e dell'Italia a Trieste".
Così l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e
sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha definito lo spettacolo
"Trieste 1954" che ieri sera ha aperto la stagione di prosa del
Politeama Rossetti portando sul palco l'opera del regista Paolo
Valerio, con Simone Cristicchi e Simona Orlando.
"Un racconto che tocca il cuore di chi ama questa città perché
parla di identità, di dolore, di speranza e di rinascita - ha
commentato Scoccimarro -. È la storia di un popolo che ha vissuto
la complessità del confine, le ferite dell'esodo, il peso
dell'attesa e la gioia di un abbraccio che non è mai stato
scontato, ma conquistato con dignità e amore per la Patria".
L'assessore ha tessuto le lodi di Simone Cristicchi ricordando
che "proprio qui al Rossetti debuttò con Magazzino 18, opera che
ha segnato un punto di svolta nel racconto pubblico delle vicende
del confine orientale. Cristicchi ha saputo ancora una volta
interpretare l'anima di Trieste. Con la sua sensibilità, la sua
voce e la sua capacità di unire poesia e memoria, Cristicchi
restituisce dignità e luce a una storia che appartiene a tutti
noi".
"Trieste 1954 non è solo uno spettacolo teatrale: è un atto
d'amore verso una città e verso una comunità che, nel corso dei
decenni, ha saputo custodire la propria italianità senza mai
rinnegare la propria complessità. È una riflessione viva sul
valore dell'identità, sull'importanza della memoria e sul senso
di appartenenza a una terra che ha conosciuto i confini più duri,
ma che ha sempre saputo superarli con la forza delle proprie
idee" ha concluso Scoccimarro.
ARC/SSA/ma
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