Udine, 8 ott - "Il tema della parità di genere non va affrontato con interventi parcellizzati ma va inserito in una visione generale di società, con i conseguenti cambiamenti da introdurre nel sistema previdenziale, nel diritto dell'impresa e del lavoro. È inoltre importante l'azione delle parti sociali e la valorizzazione della contrattazione di secondo livello per sostenere percorsi di partecipazione dei lavoratori. Nel ddl sull'innovazione sociale, attualmente in discussione in Consiglio regionale, queste tematiche vengono sviluppate nel loro complesso. In linea generale, l'Amministrazione regionale continua a confermare la propria disponibilità a condividere nei tavoli di confronto le proposte delle parti sociali, datoriali e sindacali, mirate a favorire l'innovazione sociale attraverso lo strumento della contrattazione".
Lo ha affermato oggi a Udine l'assessore al Lavoro Alessia Rosolen nel corso della tavola rotonda "Contrattare la parità. Obiettivi e strumenti", organizzato dalla Femca Cisl.
"È importante monitorare l'attuale fotografia sul divario di genere in ambito lavorativo. Non possiamo però trascurare i segnali incoraggianti - ha sottolineato Rosolen -. Il gender gap è passato infatti da oltre 36 per cento della fine degli anni '90 a poco più dell'11 per cento dell'inizio di quest'anno".
"Questo - ha aggiunto l'assessore - è il segnale che il mondo del lavoro è cambiato e sta continuando a cambiare. La partecipazione delle donne oggi ha scuramente una maggiore legittimazione ed è cresciuta anche l'autorevolezza della componente femminile ma c'è ancora tanta strada da fare".
"La certificazione di parità di genere è sicuramente uno strumento importante ma non deve essere solo un bollino per un'azienda - ha spiegato Rosolen -. Per affermare il ruolo delle donne in ambito lavorativo oggi è fondamentale un cambio di passo culturale e avere un approccio sempre meno settoriale o segmentato della società, mettendo in campo invece interventi che devono essere duraturi e strutturali in grado di abbracciare i diversi aspetti di una società in continua evoluzione".
"La Regione Friuli Venezia Giulia da tempo sta realizzando e sostenendo, anche con investimenti importanti, diversi percorsi che possano incentivare e migliorare la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Ci sono poi - ha concluso l'esponente della Giunta Fedriga - alcuni temi di carattere nazionale che andrebbero affrontati con urgenza: quello previdenziale e gli interventi salariali a supporto delle donne durante l'astensione obbligatoria e quella facoltativa per maternità". ARC/RT/ma