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04.10.2025 12:16

Lavoro: Rosolen, Carta di Lorenzo impegno vivo e concreto

Sottoscritta l'adesione di Legacopoop nazionale Trieste, 4 ott - "Abbiamo sempre voluto che la Carta di Lorenzo ci aiutasse a superare slogan e contrapposizioni, evitando il continuo rimpallo di responsabilità. Il suo vero pregio, infatti, è quello di aver raccolto attorno alla sottoscrizione ognuno, secondo le proprie competenze, in un impegno comune per la sicurezza sul lavoro. Questo significa educazione e formazione, ma soprattutto responsabilità collettiva, perché quando le tragedie avvengono nessuno può dirsi immune da responsabilità".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, in occasione della sottoscrizione della Carta di Lorenzo da parte di Legacoop nazionale, rappresentata dal presidente Simone Gamberini. La Carta è un patto di responsabilità collettiva tra istituzioni, imprese e cittadini sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, promosso dalla Regione in memoria di Lorenzo Parelli, studente friulano morto giovanissimo nel 2022 in un incidente durante l'alternanza scuola-lavoro a Lauzacco.
Come ha spiegato l'assessore, per la Regione ogni ampliamento, ogni nuova adesione a questo percorso è un successo, perché spesso accade che gli appelli rimangano incompiuti.
"Invece - ha detto la rappresentante della Giunta regionale - la Carta di Lorenzo è un manifesto vivo ed è nato anche dall'esigenza di capire come superare il costante rimpallo di responsabilità che si verificava in occasione di qualche incidente".
Ma soprattutto, come ha sottolineato Rosolen, da questa Carta, che ha come testimoni i genitori di Lorenzo (presenti oggi all'atto della firma), sono scaturite azioni concrete, impegni e programmazioni, come i piani triennali per gli interventi di formazione e per lo sviluppo della sicurezza in Friuli Venezia Giulia.
Ringraziando Legacoop per l'adesione, l'assessore ha auspicato che la Carta possa diventare un manifesto nazionale attorno al quale si ritrovano tutti gli interlocutori.
"Per noi - ha concluso Rosolen - sarebbe un onore, perché significherebbe aver tracciato una strada chiara: istruzione, formazione, responsabilità individuale e collettiva. Le norme già esistono: è sulla sensibilizzazione che dobbiamo concentrare con decisione i nostri sforzi". ARC/GG/pph