L'assessore ha aperto i lavori del workshop su aerospazio e
innovazione all'Uniud Lab Village
Udine, 26 set - "Il Friuli Venezia Giulia sta accompagnando
con coraggio e visione il cambiamento in atto. La competitività
del nostro territorio si fonda certamente sulla produzione ma
anche, non dobbiamo dimenticarlo, su capitale umano, formazione,
ricerca e su imprese che collaborano in modo strutturato. Grazie
a questo circolo virtuoso possiamo continuare ad accrescere
l'attrattività della nostra regione".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale al Lavoro, Formazione,
Istruzione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, aprendo oggi
pomeriggio i lavori del workshop "Innovazione e produzione
aerospaziale: prospettive in FVG", che si è svolto all'Uniud Lab
Village - SMACT3 di Udine.
"La nostra storia industriale, la ricerca universitaria e
l'evoluzione delle imprese dimostrano la capacità di adattarsi
alle mutazioni che sono sempre più veloci - ha sottolineato
Rosolen -. In questo patrimonio si inserisce l'aerospaziale, che
oggi rappresenta una nuova frontiera per generare attrattività e
sviluppo. In questo comparto, il Friuli Venezia Giulia ha saputo
costruire competenze significative e oggi ha molto da esprimere
all'interno del sistema Paese".
L'iniziativa illustrata quest'oggi nasce dal progetto
SmartRoboDyn, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e
dall'Unione Europea a favore del Dipartimento di ingegneria e
architettura dell'Università di Udine, ideato dai professori
Giovanni Totis e Marco Sortino.
Il progetto ha l'obiettivo di realizzare la
pre-industrializzazione di un polso dinamometrico universale e
innovativo per robot industriali, dedicato al monitoraggio delle
lavorazioni di fresatura mediante braccio robotico. Lo strumento
è stato presentato in chiusura del workshop e durante la visita
ai laboratori LAMA.
"Il cluster rappresenta uno strumento fondamentale di
competitività perché mette in relazione attori diversi e crea
sinergie - ha sottolineato l'assessore Rosolen -. Le aziende,
guidate dal cambiamento, modificano attività e procedure per
rispondere a esigenze che evolvono rapidamente, generando
attrattività per il nostro territorio. È quanto dimostrano realtà
come Fincantieri e Leonardo, che negli anni hanno saputo
rinnovare il proprio focus e ampliare la loro visione
industriale".
A partire da questo caso concreto, l'evento ha proposto una
riflessione più ampia sulle opportunità per le piccole e medie
imprese (Pmi) regionali nel comparto aerospaziale, con focus sul
contesto internazionale e sul posizionamento del Friuli Venezia
Giulia all'interno del sistema Paese, sulle tecnologie emergenti
(additive manufacturing, materiali avanzati, intelligenza
artificiale, sistemi di monitoraggio e digitalizzazione) e sulla
presentazione di casi eccellenti già sviluppati in Friuli Venezia
Giulia e in altri contesti nazionali e internazionali.
"La multidisciplinarietà è la chiave dell'innovazione:
intelligenza artificiale, studio dei materiali, comunicazione e
sicurezza si integrano - ha aggiunto Rosolen -. La competitività
nasce da persone formate e capaci di trasferire innovazione alle
imprese del territorio. In questo percorso hanno un ruolo
fondamentale tanto l'università quanto la scuola, che preparano
il capitale umano chiamato a sostenere lo sviluppo futuro".
Ampio spazio è stato riservato anche al tema della riconversione
delle Pmi verso la componentistica aerospaziale e alla
possibilità di creare cordate di imprese regionali da coinvolgere
in progetti di ricerca e sviluppo a basso livello di maturità
tecnologica, anche in relazione al programma Global combat air
programme (GCAP).
"Il Friuli Venezia Giulia dispone di competenze e strumenti per
essere protagonista nel settore aerospaziale - ha concluso
Rosolen -. Università, ricerca e imprese, insieme, costruiscono
una rete che apre prospettive concrete di sviluppo. In questa
direzione stiamo completando anche il nuovo piano industriale
regionale, che entro l'anno metterà a disposizione strumenti
ulteriori per accompagnare il cambiamento e la crescita dei
nostri settori strategici".
Il programma ha visto la partecipazione del rettore
dell'Università di Udine, Roberto Pinton, del coordinatore iNest,
Angelo Montanari, del direttore del Dipartimento di ingegneria e
architettura Alessandro Gasparetto, di rappresentanti di
Confindustria Udine, del cluster MareFvg, di Lama Fvg e di
numerosi attori del mondo produttivo e della ricerca.
ARC/PT/pph
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