L'assessore è intervenuta in Commissione per illustrare il
provvedimento
Trieste, 18 set - "Questo disegno di legge rappresenta un
obiettivo di mandato volto a rafforzare lo stato sociale, con
l'intento di migliorare la qualità della vita delle famiglie e di
tutte le persone che scelgono di vivere, lavorare e studiare in
Friuli Venezia Giulia, attraverso politiche sistemiche e
strutturali".
Queste le parole dell'assessore regionale al Lavoro, Formazione,
Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, nel
presentare il disegno di legge "Disposizioni in materia di
innovazione sociale per lo sviluppo e l'attrattività del
territorio regionale", illustrato oggi in Consiglio regionale in
sede di VI Commissione.
Come ha spiegato la rappresentante della Giunta regionale, "siamo
la prima regione in Italia a dotarsi di un dispositivo di tale
portata. Il disegno di legge, infatti, rappresenta la naturale
evoluzione del percorso avviato dal 2018, sviluppandosi lungo tre
direttrici principali: miglioramento della qualità dei servizi
territoriali e del lavoro, con particolare attenzione a donne,
giovani e persone fragili; salvaguardia del potere d'acquisto di
famiglie e lavoratori; investimenti strategici in formazione,
capitale umano e ricerca".
Secondo Rosolen, la Regione, dopo aver posto famiglia e natalità
al centro delle proprie politiche, amplia ora l'orizzonte
d'intervento con misure volte a rafforzare il sistema produttivo,
favorire l'occupazione, promuovere un'immigrazione sostenibile e
contrastare la "trappola demografica", un elemento che, se non
contrastato, rischia di compromettere fortemente il futuro del
Friuli Venezia Giulia.
"In buona sostanza - ha detto l'assessore - si è resa necessaria
l'introduzione di nuove azioni a complemento del pacchetto di
misure regionali già in essere, che hanno dimostrato di avere
effetti positivi sull'occupazione, sulle famiglie e sul diritto
allo studio".
Come ha ricordato Rosolen, i dati collocano la regione ai vertici
nazionali per spesa in welfare, con solo il 5,8% di famiglie in
povertà relativa e buoni risultati su nidi, occupazione e
riduzione dei Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non
seguono percorsi di formazione). Tuttavia, persistono, oltre
all'elemento demografico, criticità quali la carenza di
manodopera, l'emigrazione giovanile e i divari retributivi.
"Per affrontare queste sfide, la Regione - ha aggiunto
l'assessore - propone un approccio integrato, fondato su patti
territoriali e alleanze tra istituzioni, imprese, sindacati,
scuola e terzo settore, con l'obiettivo di rendere il Friuli
Venezia Giulia sempre più attrattivo, soprattutto per i giovani,
come luogo in cui realizzare il proprio progetto di vita e di
lavoro".
"In questo senso - ha sottolineato l'assessore - attraverso la
costruzione di reti territoriali abbiamo definito un'architettura
di alleanze, fondata sul principio della responsabilità
condivisa, per promuovere processi di programmazione,
pianificazione e monitoraggio partecipati".
In sintesi, il provvedimento si presenta come un disegno organico
che intreccia e rafforza le politiche del lavoro, il sostegno
alla famiglia, l'istruzione e la ricerca, con l'obiettivo di
rafforzare la coesione sociale e rendere il Friuli Venezia Giulia
sempre più competitivo e attrattivo.
Sul fronte occupazionale, sono previsti contributi per
l'assunzione di giovani e donne, il riconoscimento della
contrattazione collettiva territoriale come strumento di
partecipazione e tutela del potere d'acquisto, incentivi per
attrarre talenti, oltre a misure a favore del welfare aziendale e
del potenziamento delle infrastrutture digitali e degli spazi di
co-working. In ambito familiare, il disegno di legge introduce un
sostegno strutturato ai nuclei con figli per l'acquisto della
prima casa, il rafforzamento dei servizi per l'infanzia - in
particolare nelle aree soggette a spopolamento - e l'estensione
delle agevolazioni legate alla Carta famiglia a tutti i residenti
da almeno dodici mesi. Sono inoltre previsti contributi ai Comuni
che elaborano un Piano familiare territoriale. Per quanto
riguarda istruzione e diritto allo studio, le misure includono
finanziamenti per servizi extrascolastici integrati, dalle scuole
dell'infanzia alle superiori, borse di studio per universitari
con figli o appartenenti a famiglie numerose, e il sostegno a
percorsi di alta formazione e ricerca. Infine, un'attenzione
particolare è rivolta alla valorizzazione del capitale umano e
alla ricerca: percorsi formativi e campus nei settori tecnologici
ed emergenti, programmi di formazione rivolti anche a giovani dei
Paesi terzi, nonché contributi per dottorati e contratti di
ricerca in ambiti ad alta intensità di conoscenza.
Come ha concluso l'assessore, si tratta di un impianto normativo
che punta a tenere insieme sviluppo economico e benessere
sociale, con una visione di lungo periodo orientata a consolidare
le opportunità per le nuove generazioni - facendo sì che il loro
futuro sia in Friuli Venezia Giulia - e a sostenere
l'attrattività del territorio.
ARC/GG/ep
L'assessore Alessia Rosolen