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18.09.2025 17:12

Lavoro e famiglia: Rosolen, ddl innovazione sociale e attrattività FVG

L'assessore è intervenuta in Commissione per illustrare il provvedimento
Trieste, 18 set - "Questo disegno di legge rappresenta un obiettivo di mandato volto a rafforzare lo stato sociale, con l'intento di migliorare la qualità della vita delle famiglie e di tutte le persone che scelgono di vivere, lavorare e studiare in Friuli Venezia Giulia, attraverso politiche sistemiche e strutturali".
Queste le parole dell'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, nel presentare il disegno di legge "Disposizioni in materia di innovazione sociale per lo sviluppo e l'attrattività del territorio regionale", illustrato oggi in Consiglio regionale in sede di VI Commissione.
Come ha spiegato la rappresentante della Giunta regionale, "siamo la prima regione in Italia a dotarsi di un dispositivo di tale portata. Il disegno di legge, infatti, rappresenta la naturale evoluzione del percorso avviato dal 2018, sviluppandosi lungo tre direttrici principali: miglioramento della qualità dei servizi territoriali e del lavoro, con particolare attenzione a donne, giovani e persone fragili; salvaguardia del potere d'acquisto di famiglie e lavoratori; investimenti strategici in formazione, capitale umano e ricerca".
Secondo Rosolen, la Regione, dopo aver posto famiglia e natalità al centro delle proprie politiche, amplia ora l'orizzonte d'intervento con misure volte a rafforzare il sistema produttivo, favorire l'occupazione, promuovere un'immigrazione sostenibile e contrastare la "trappola demografica", un elemento che, se non contrastato, rischia di compromettere fortemente il futuro del Friuli Venezia Giulia.
"In buona sostanza - ha detto l'assessore - si è resa necessaria l'introduzione di nuove azioni a complemento del pacchetto di misure regionali già in essere, che hanno dimostrato di avere effetti positivi sull'occupazione, sulle famiglie e sul diritto allo studio".
Come ha ricordato Rosolen, i dati collocano la regione ai vertici nazionali per spesa in welfare, con solo il 5,8% di famiglie in povertà relativa e buoni risultati su nidi, occupazione e riduzione dei Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione). Tuttavia, persistono, oltre all'elemento demografico, criticità quali la carenza di manodopera, l'emigrazione giovanile e i divari retributivi.
"Per affrontare queste sfide, la Regione - ha aggiunto l'assessore - propone un approccio integrato, fondato su patti territoriali e alleanze tra istituzioni, imprese, sindacati, scuola e terzo settore, con l'obiettivo di rendere il Friuli Venezia Giulia sempre più attrattivo, soprattutto per i giovani, come luogo in cui realizzare il proprio progetto di vita e di lavoro".
"In questo senso - ha sottolineato l'assessore - attraverso la costruzione di reti territoriali abbiamo definito un'architettura di alleanze, fondata sul principio della responsabilità condivisa, per promuovere processi di programmazione, pianificazione e monitoraggio partecipati".
In sintesi, il provvedimento si presenta come un disegno organico che intreccia e rafforza le politiche del lavoro, il sostegno alla famiglia, l'istruzione e la ricerca, con l'obiettivo di rafforzare la coesione sociale e rendere il Friuli Venezia Giulia sempre più competitivo e attrattivo.
Sul fronte occupazionale, sono previsti contributi per l'assunzione di giovani e donne, il riconoscimento della contrattazione collettiva territoriale come strumento di partecipazione e tutela del potere d'acquisto, incentivi per attrarre talenti, oltre a misure a favore del welfare aziendale e del potenziamento delle infrastrutture digitali e degli spazi di co-working. In ambito familiare, il disegno di legge introduce un sostegno strutturato ai nuclei con figli per l'acquisto della prima casa, il rafforzamento dei servizi per l'infanzia - in particolare nelle aree soggette a spopolamento - e l'estensione delle agevolazioni legate alla Carta famiglia a tutti i residenti da almeno dodici mesi. Sono inoltre previsti contributi ai Comuni che elaborano un Piano familiare territoriale. Per quanto riguarda istruzione e diritto allo studio, le misure includono finanziamenti per servizi extrascolastici integrati, dalle scuole dell'infanzia alle superiori, borse di studio per universitari con figli o appartenenti a famiglie numerose, e il sostegno a percorsi di alta formazione e ricerca. Infine, un'attenzione particolare è rivolta alla valorizzazione del capitale umano e alla ricerca: percorsi formativi e campus nei settori tecnologici ed emergenti, programmi di formazione rivolti anche a giovani dei Paesi terzi, nonché contributi per dottorati e contratti di ricerca in ambiti ad alta intensità di conoscenza.
Come ha concluso l'assessore, si tratta di un impianto normativo che punta a tenere insieme sviluppo economico e benessere sociale, con una visione di lungo periodo orientata a consolidare le opportunità per le nuove generazioni - facendo sì che il loro futuro sia in Friuli Venezia Giulia - e a sostenere l'attrattività del territorio. ARC/GG/ep