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15.07.2025 17:59

Ambiente: Scoccimarro, Molo VIII simbolo riconversione e sostenibilità


Trieste, 15 lug - "Il nuovo Molo VIII non costituisce soltanto un'infrastruttura portuale, ma rappresenta il simbolo di una trasformazione storica, capace di generare circa 2.600 nuovi posti di lavoro, con un'attenzione costante alla tutela dell'ambiente. Si tratta di un cambiamento che parte dalla riconversione della Ferriera di Servola, un percorso avviato grazie alla visione strategica della Regione e indicato dal ministro D'Urso come modello di riferimento nell'ambito delle riqualificazioni industriali".
Lo ha affermato oggi l'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Fabio Scoccimarro, intervenendo al dibattito pubblico sul nuovo Molo VIII, previsto dal Codice dei contratti pubblici. L'incontro, aperto alla partecipazione delle amministrazioni statali, della Regione, degli enti territoriali interessati e delle associazioni o comitati portatori di interesse coinvolti, ha l'obiettivo di illustrare il progetto, raccogliere domande e osservazioni utili, così da permettere al proponente di valutare eventuali integrazioni o modifiche sulla base degli esiti del confronto.
Come ha spiegato l'assessore entrando nel dettaglio del progetto, il nuovo terminal polifunzionale sorgerà su una banchina lunga circa 422 metri e larga 53, con fondali dragati fino a 17,2 metri, consentendo l'attracco di navi portacontainer fino a 15.000 Teu e prevedendo, in prospettiva, un'ulteriore capacità fino a 24.000 Teu. L'opera si estenderà su 17 ettari, di cui 15 recuperati grazie alla chiusura e bonifica della Ferriera di Servola, restituendo un'area profondamente riqualificata.
"Una scelta tutt'altro che scontata, ma rivelatasi strategica per dare avvio al progetto del Molo VIII, che si colloca simbolicamente sulle tracce di una pesante eredità industriale, proiettandosi ora verso un futuro improntato alla logistica sostenibile - ha aggiunto Scoccimarro -. Si tratta di un risultato reso possibile dall'impegno costante della Regione che ha condotto con determinazione questa complessa battaglia di riconversione e rilancio".
Come ha sottolineato l'assessore, il risultato sarà un sistema con più treni e meno camion, maggiore efficienza e una sensibile riduzione del traffico pesante sulle nostre strade. Non si tratta solo di nuove infrastrutture tecnologiche, ma di un vero e proprio cambio di paradigma logistico: un terminal ferroviario dotato di sei binari da 300 metri (estendibili a 750), in grado di gestire due treni al giorno, con rampe dedicate per il collegamento diretto alla Grande Viabilità.
"Trieste - ha affermato Scoccimarro - si conferma così, come è nella sua storia, un hub europeo, capace di valorizzare la propria posizione strategica e i corridoi logistici per favorire l'aumento dei flussi commerciali verso l'Europa centro-orientale".
"Infine - ha concluso l'assessore - c'è l'aspetto legato alla sostenibilità ambientale. Il terminal sarà infatti equipaggiato con sistemi a basso impatto acustico, illuminazione intelligente e infrastrutture per il cold ironing, ovvero l'elettrificazione delle banchine che consente di mantenere spenti i motori delle navi durante la sosta, riducendo così le emissioni. Si tratta di un contributo concreto all'obiettivo di decarbonizzazione del Golfo di Trieste, perseguibile anche grazie a progetti come questo". ARC/COM/ma