Trieste, 15 lug - "La pubblicazione della gara rappresenta un
passo significativo nella creazione di una memoria collettiva
della ricostruzione. Si tratta di un patrimonio straordinario,
che testimonia la capacità del Friuli di rialzarsi dopo il sisma
del '76 con determinazione e spirito di comunità. Digitalizzare
questi documenti significa tutelarne il valore e renderlo
accessibile a tutti, soprattutto ai giovani, affinché conoscano
la storia della loro terra e di chi ha saputo ricostruirla con
determinazione, competenza e coraggio".
Lo ha dichiarato oggi l'assessore regionale alle Infrastrutture e
territorio Cristina Amirante commentando la pubblicazione della
procedura di gara per l'affidamento del servizio di
digitalizzazione di una parte dell'archivio documentale regionale
relativo alla ricostruzione post terremoto. L'iniziativa si
inserisce tra le azioni promosse dalla Regione, in vista delle
celebrazioni del Cinquantesimo anniversario del sisma,
finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione della
memoria storica.
Come ha ricordato l'assessore, l'intero progetto è sostenuto
anche da una recente modifica legislativa, approvata dalla Giunta
Regionale in sede di assestamento, che ha ampliato le finalità
dell'art. 5 della Legge regionale n. 16/2023, autorizzando la
Regione a sviluppare ulteriori attività di divulgazione e memoria
storica, con uno stanziamento dedicato di 50.000 euro per l'anno
2025.
Nel dettaglio, la gara prevede l'affidamento di servizi
finalizzati alla digitalizzazione, schedatura e meta-datazione di
documentazione tecnica e materiale fotografico custoditi presso
l'archivio regionale di Tavagnacco. Si tratta di documenti di
elevato valore storico, amministrativo e culturale,
rappresentativi del cosiddetto "modello Friuli" di ricostruzione,
realizzato grazie alla sinergia tra istituzioni, professionisti e
comunità locali.
L'iniziativa si colloca all'interno di un percorso promosso dalla
Regione, in collaborazione con l'Università di Udine e il
Comitato per l'Archivio storico del Terremoto. Due sono le
principali azioni avviate in vista dell'Anniversario: la
creazione del portale "Archivio della Ricostruzione Friuli '76",
una piattaforma digitale che raccoglierà testi, immagini e
testimonianze per raccontare la ricostruzione post-sisma, e la
digitalizzazione di una parte significativa dell'archivio della
Direzione centrale Infrastrutture, con particolare attenzione ai
documenti relativi a edifici storici, beni di culto e opere
pubbliche. Il progetto, sviluppato congiuntamente e sotto la
supervisione del Comitato, ha l'obiettivo di valorizzare e
rendere accessibile la memoria della ricostruzione del Friuli.
Come ha concluso Amirante, con questa iniziativa,
l'Amministrazione regionale non solo intende garantire la
conservazione a lungo termine del patrimonio documentale legato
alla ricostruzione, ma vuole renderlo accessibile anche alle
nuove generazioni, ai tecnici, agli studiosi e ai cittadini
interessati a conoscere il passato per trarne ispirazione e
insegnamento. L'accesso alla documentazione sarà possibile sia in
formato cartaceo, presso la sede dell'archivio a Tavagnacco, sia
in formato digitale attraverso modalità semplificate indicate nel
portale.
ARC/COM/ma