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08.07.2025 14:57

Maltempo (2): Riccardi, nell'udinese priorità a Magnano su Ss13

Sopralluoghi dell'assessore in diverse zone della sinistra Tagliamento a seguito delle piogge della notte scorsa
Udine, 8 lug - "Se oggi possiamo contenere i danni causati dal maltempo lo dobbiamo agli investimenti che, da anni, destiniamo alle opere di protezione idrogeologica. Continueremo su questa strada, consapevoli dell'importanza di agire con tempestività. Non a caso, nell'assestamento di bilancio che approderà in aula tra circa dieci giorni, abbiamo già previsto oltre 25 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza, prevenzione e ripristino in seguito a eventi calamitosi come quello che abbiamo fronteggiato nelle ultime ore".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi al termine dei vari sopralluoghi compiuti in tarda mattinata nella zona udinese per verificare di persona alcune criticità evidenziate dai sindaci, a seguito delle abbondanti precipitazioni abbattutesi la scorsa notte sulla nostra regione.
La ricognizione ha interessato diversi comuni dell'area colpita, da Ragogna e Magnano ad Artegna fino a Tavagnacco, e ha permesso di individuare criticità diffuse in più punti della rete idraulica. "Nell'udinese - ha spiegato Riccardi - il problema più urgente riguarda il restringimento del tombotto lungo la Pontebbana, in comune di Magnano in Riviera, che rischia di esondare riversando la propria acqua su un tratto stradale molto trafficato. Si tratta senza dubbio del punto più critico, dove interverremo immediatamente per ridurre i pericoli, come già stiamo facendo in altre località. Ad Artegna, ad esempio, è stato necessario rinforzare l'argine di un canale, ma occorrerà intervenire per dare maggiore sicurezza all'intera zona, lungo un corso d'acqua che ha una portata significativa durante tutto il corso dell'anno. Inoltre, a Ragogna, abbiamo constatato la presenza di una piccola frana caduta sulla sede stradale, già quasi completamente rimossa".
L'assessore ha quindi evidenziato come le caratteristiche delle precipitazioni siano ormai mutate rispetto al passato. "Oggi le piogge si concentrano in aree ristrette e con intensità estrema, mettendo sotto pressione strutture che non sono state progettate per affrontare simili portate. Ciò richiede non solo un'attenta manutenzione, ma anche una riorganizzazione più strutturata della gestione delle acque". ARC/AL/gg