L'assessore ha presentato in II Commissione le poste di propria competenza
Trieste, 7 lug - "Da tempo l'area di Quinis di Enemonzo è interessata da un fenomeno erosivo sotterraneo che provoca cedimenti e avvallamenti, ponendo il problema di affrontare e risolvere la sicurezza di abitazioni, esercizi commerciali e viabilità. La zona, monitorata da molti anni, è classificata P4, che evidenzia una precarietà elevata. Il tavolo tecnico, avviato e coordinato dal prefetto di Udine, ha messo in evidenza l'individuazione di misure utili a garantire la sicurezza, avviando azioni che possano approfondire la sostenibilità dell'attuale situazione. Per questo abbiamo inserito in assestamento una posta di 250mila euro di spesa corrente".
Lo ha annunciato oggi in Consiglio regionale l'assessore alla Protezione civile Riccardo Riccardi durante l'esame preventivo, per le parti di competenza, del disegno di legge 57 "Assestamento del bilancio per gli anni 2025-2027 ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26".
"Con queste indagini - ha spiegato Riccardi - si vuole comprendere quali potrebbero essere le ipotesi di riduzione dei profili di rischio idrogeologico. Vogliamo inoltre avere un quadro di dettaglio sull'agibilità degli edifici che sono tutti di proprietà di privati e ottenere una valutazione patrimoniale di questi immobili. Tutte informazioni fondamentali per gli interventi strutturali che potrebbero risultare necessari".
Nel corso del suo intervento l'assessore Riccardi ha presentato una seconda misura di particolare rilievo.
"Rilevante infine, ai sensi della legge regionale 64 del 1986 che disciplina anche gli interventi regionali in materia di Protezione civile, la nuova dotazione di ulteriori 25 milioni e 750mila euro in conto capitale. Attualmente - ha detto l'assessore - l'80% dei mezzi utilizzati ha più di 15 anni di vita. Per la loro sostituzione andranno circa 3 milioni di euro, mentre la somma rimanente servirà per rimpinguare il Fondo di Protezione civile per le emergenze e gli interventi di messa in sicurezza che continuano a manifestarsi in tutto il Friuli Venezia Giulia". ARC/RT/al