Trieste, 3 lug - "Sono i risultati, rappresentati da dati
oggettivi costituiti da numeri, a testimoniare come l'impegno
assunto dalle istituzioni nazionali e locali - tra cui la Regione
- e da BAT sia stato mantenuto: occupazione, consolidamento e
partnership con le realtà dell'area di insediamento, in una
visione orientata alla ricerca. Un valore complessivo che va
preservato e sviluppato".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale al Lavoro
Alessia Rosolen nel corso dell'evento durante il quale è stata
illustrata la valutazione economica di impatto diretto sul
territorio a due anni dall'inaugurazione dell'Innovation Hub di
BAT.
BAT Trieste infatti, come è stato riportato dalla relazione
curata dal Mib, ha consolidato nel 2024 la propria presenza sul
territorio, con effetti concreti sull'occupazione e sull'economia
locale. I dipendenti sono più che raddoppiati, passando da 114 a
256 unità, mentre gli investimenti hanno raggiunto 168 milioni di
euro, il doppio rispetto all'anno precedente. Il valore della
produzione è salito a quasi 30 milioni di euro, con un valore
aggiunto di 17,8 milioni, destinato per il 66% a remunerare il
lavoro. Trieste concentra l'87% del valore generato e ospita il
36% dei fornitori dell'azienda, segno di un radicamento
crescente. Il contributo fiscale complessivo è aumentato del 32%,
attestandosi a 760 mila euro. In sintesi, BAT Trieste si conferma
un motore di sviluppo occupazionale e di benefici diretti per
l'economia locale.
Come ha sottolineato l'assessore, innovare la competitività delle
imprese significa innovare il territorio. In quest'ottica aziende
e territorio sono due facce della stessa medaglia: non c'è
sviluppo economico senza un contesto capace di attrarre e
trattenere talenti.
Rosolen ha poi rimarcato come non sia più il solo costo a
determinare le strategie aziendali. Contano la qualità della vita
dei lavoratori, il benessere delle comunità locali e la
sostenibilità. Non a caso, sempre più giovani cercano salari
adeguati, regolarità contrattuale, possibilità di crescita
professionale, un buon clima interno e la reputazione
dell'azienda. In pratica, sono loro a scegliere il lavoro.
Questo approccio si riflette nella diffusione delle società
benefit e nelle politiche di innovazione sociale, come dimostrano
i provvedimenti di legge regionale sul welfare territoriale. In
questo scenario la ricerca scientifica non è un optional, ma un
fattore imprescindibile di competitività.
"Per questo la Regione ha posto tra i suoi obiettivi prioritari
la crescita economica - piuttosto che la 'decrescita felice' -,
l'attrazione di investimenti e professionalità, offrendo
incentivi all'occupazione, contributi per start up,
collaborazioni con università e centri di ricerca, percorsi di
formazione continua, oltre a misure per sostenere famiglie e
talenti che scelgono di vivere e lavorare nella nostra regione".
Nel dettaglio, come ha precisato Rosolen, i driver attrattivi
sono settori strategici: energia verde, aerospazio, scienze della
vita, cybersicurezza e intelligenza artificiale. I risultati lo
dimostrano: il 2025 si è aperto con una crescita solida,
un'occupazione al 69,5%, un gender gap ridotto all'11,8% e la
disoccupazione ai minimi storici.
"Sono tutti traguardi - ha concluso - che dimostrano come
innovare le imprese significhi costruire un territorio più
competitivo e una società più prospera e coesa per tutti".
ARC/GG/al
La prima a destra l'assessore Alessia Rosolen