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01.07.2025 18:44

Edilizia: Amirante, con nuovo codice più equità e semplificazione

Udine, 1 lug - "Una legge che va nella direzione di aiutare i cittadini e che è stata condivisa con gli Ordini professionali e con i Comuni anche con l'obiettivo di contrastare la carenza di alloggi, promuovendo il riuso del patrimonio edilizio esistente in un'ottica di sostenibilità e rigenerazione urbana".

È questo, in sintesi, il commento dell'assessore regionale a Infrastrutture e territorio Cristina Amirante a margine dell'approvazione da parte del Consiglio regionale del ddl 54 che introduce il Nuovo codice regionale dell'edilizia.

"Il disegno di legge 54, recependo molti aspetti contenuti nel decreto legge nazionale "Salva Casa", introduce anche modifiche significative alla legge regionale n. 19 del 2009, con l'obiettivo di semplificare e razionalizzare il procedimento edilizio, tenendo conto delle specificità del nostro territorio", ha spiegato Amirante.

"A livello regionale - ha spiegato l'assessore - stiamo cercando di sanare, in determinati casi, una serie di situazioni emerse soprattutto con l'introduzione dei bonus edilizi. In quel contesto è emersa chiaramente l'impossibilità di vendere o di ristrutturare approfittando dei bonus, perché alcune violazioni, ad esempio all'interno dei vani scala dei condomìni, andavano a compromettere la possibilità di intervenire sulle singole unità immobiliari. Oppure pensiamo alle tolleranze, che finora sono sempre state troppo stringenti e non tengono conto - e parliamo in certi casi di pochi centimetri - di piccole variazioni che possono derivare da errori costruttivi o da difformità tra il progetto e la realizzazione effettiva".

"Con una serie di piccoli accorgimenti, oggi possiamo rimettere in circolo un patrimonio edilizio che di fatto è bloccato. In Aula spesso l'opposizione sottolinea l'esistenza di tantissimi alloggi sfitti o non utilizzabili. Il motivo è proprio questo: quegli immobili non possono essere resi conformi alle norme, e quindi non possono nemmeno essere oggetto di un contratto", ha chiarito ancora Amirante.

Quanto all'iter seguito per concertare la norma prima del suo arrivo in Aula, Amirante ha ricordato che "già a partire da settembre 2024 abbiamo lavorato insieme agli ordini professionali e ai Comuni, attraverso un gruppo rappresentativo delle 215 amministrazioni comunali del territorio. La proposta è stata approvata all'unanimità dal Cal, con tre suggerimenti: due li abbiamo recepiti attraverso un emendamento, mentre il terzo no, perché risultava in contrasto con le richieste avanzate dagli ordini professionali. Il lavoro è stato comunque concertato sia prima sia dopo l'emanazione della circolare esplicativa arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti".

I tredici articoli che compongono la norma intervengono su diversi aspetti chiave della normativa vigente e mira a rendere più chiaro, moderno e flessibile l'impianto normativo edilizio, promuovendo una maggiore efficienza amministrativa, il riuso del patrimonio esistente e una gestione più equa delle difformità e degli abusi minori. ARC/SSA/pph