Deliberata dalla Giunta regionale in via preliminare la bozza
proposta dall'assessore
Trieste, 28 giu - "È un importante miglioramento del quadro
regolamentare di quei cittadini che hanno il merito di aver
scelto di impegnarsi in forma volontaria per la tutela e la
salvaguardia dell'ambiente. Uno slancio che le istituzioni hanno
il dovere di proteggere e agevolare".
Questa la riflessione dell'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, a commento dell'approvazione,
in via preliminare, da parte della Giunta della bozza del
'Regolamento per il Registro regionale dei volontari per la
tutela dell'ambiente'.
Nel dettaglio, come ha spiegato l'assessore, la nuova
disposizione stabilisce che, a seguito della verifica positiva
della domanda di iscrizione, viene data apposita comunicazione
sia al richiedente sia all'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa). Contestualmente,
viene formalizzata l'ammissione del volontario ai corsi di
formazione organizzati dalla stessa Arpa, finalizzati a fornire
le competenze necessarie per lo svolgimento delle attività
previste.
Un altro punto saliente dell'articolato individua le principali
funzioni che il volontario per la tutela dell'ambiente è chiamato
a svolgere, nell'ambito delle iniziative promosse dagli enti
competenti. Queste attività comprendono la diffusione di
informazioni sulla normativa ambientale e la sensibilizzazione
della collettività rispetto ai comportamenti corretti da adottare
per il rispetto dell'ambiente. Rientrano inoltre nella sfera
d'azione del volontario la divulgazione di buone pratiche e
condotte orientate alla tutela dei beni ambientali, anche
attraverso progetti di educazione ambientale.
Inoltre è previsto che il volontario possa contribuire alla
raccolta di dati e informazioni utili al monitoraggio ambientale
e partecipare attivamente a iniziative di pulizia, volte alla
rimozione di rifiuti presenti sui fondali marini, nelle aree
lagunari e fluviali, negli specchi lacustri, nonché nei parchi,
nei boschi e su altri terreni.
Infine vengono definite alcune prescrizioni, tra cui: le attività
sono svolte in maniera personale, spontanea e gratuita,
esclusivamente per finalità di solidarietà, senza alcuno scopo di
lucro, neppure indiretto; non è previsto alcun compenso
economico, fatta eccezione per il rimborso delle spese
effettivamente sostenute, che potrà essere riconosciuto dagli
enti promotori delle attività.
ARC/COM/gg