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27.06.2025 15:53

Montagna: Zannier, per la tutela serve valorizzare specificità locali

A Pordenone si è parlato di sviluppo sostenibile del territorio montano
Pordenone, 27 giu - "La montagna non è una sola. Ne esistono diverse, ognuna con la propria identità ambientale, storica e sociale. È tempo di superare gli stereotipi e abbracciare la complessità dei territori montani, riconoscendone le differenze e valorizzandole come risorsa".
Così l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier, è intervenuto nella sede della ex Provincia di Pordenone al convegno dal titolo "L'altra montagna. Narrazioni di comunità per un turismo sostenibile", sottolineando la necessità di adottare un approccio rispettoso della pluralità che caratterizza l'arco alpino e, più in generale, le aree interne del Paese.
Secondo l'assessore, la comprensione delle dinamiche che portano alcuni territori a reggere meglio di altri richiede analisi di scala ridotta, attente alle specificità locali. Zannier ha poi ricordato come per anni alcuni territori siano stati considerati marginali. "Molti di noi portano dentro la memoria di famiglie costrette ad abbandonare quei luoghi, perché 'non si poteva stare'. Questo ha lasciato ferite profonde, ma oggi percepiamo un cambiamento: nuove sensibilità, nuovi orizzonti, nuove volontà di tornare e restare. Lo dimostra il dato diffuso nei giorni scorsi secondo cui nelle zone montane d'Italia c'è stato un incremento della popolazione pari a 100mila unità".
La connessione con l'ambiente naturale, ha aggiunto l'assessore, rappresenta un valore inestimabile che va tutelato e aggiornato con modalità di vita, economia e fruizione differenziate. "Non possiamo pensare a un'unica formula valida ovunque. Dobbiamo prevenire sia la desertificazione sia l'eccessiva pressione antropica. Serve una linea di equilibrio, capace di rendere questi luoghi pienamente vivibili o, in certi casi, un po' meno affollati, per evitare nuovi squilibri".
Zannier ha infine ringraziato quanti operano sul territorio. "Grazie a chi ha lavorato e continuerà a lavorare, ascoltando prima di tutto, e traducendo quell'ascolto in sintesi efficaci. Le proposte per il futuro saranno tanto più valide quanto più numerose e articolate. L'importante è che non si cada nell'illusione della soluzione unica". ARC/AL/ma