Visita in Municipio dove, da oggi, hanno ripreso il via le visite, assicurando così il servizio di medicina generale nei due Comuni montani Clauzetto, 18 giu - "Abbiamo dato una risposta concreta a un problema reale, che riguardava la mancanza del medico di medicina generale in due piccoli Comuni montani. Un risultato frutto dello sforzo condiviso tra istituzioni e operatori sanitari, che ha permesso di restituire ai cittadini un presidio di salute fondamentale". È quanto ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, a margine dell'incontro svoltosi oggi in Comune a Clauzetto, dove ha salutato i due nuovi medici di medicina generale incaricati del servizio: i dottori Emilio Insacco e Gustavo Della Bianca. L'incontro si è svolto nell'ala dell'edificio municipale che ospita l'ambulatorio, alla presenza dei sindaci di Clauzetto, Giuliano Cescutti, e di Vito d'Asio, Marco Ziani. L'assessore ha evidenziato come la soluzione sia stata trovata "grazie alla collaborazione dell'Azienda sanitaria, che si è assunta responsabilità che non le competevano direttamente, considerando che la sostituzione dei medici di base non è di pertinenza dell'ente, trattandosi di liberi professionisti e non di dipendenti. Tutti insieme abbiamo lavorato sotto traccia, senza urlare, per trovare una soluzione ad un problema reale, e la giornata di oggi ne è la concreta dimostrazione". La complessità della medicina generale nei territori marginali è crescente, ha proseguito Riccardi, evidenziando come "questo problema oggi si estende anche a realtà più conurbate. Il rapporto tra sanità pubblica e medicina generale rappresenta una delle questioni più delicate su cui le Regioni e il Governo stanno cercando soluzioni condivise. Non è più sostenibile immaginare che il medico di famiglia operi con le stesse modalità di qualche decennio fa: servono strumenti normativi più efficaci e decisioni coraggiose per rispondere alle esigenze dei cittadini". "L'importante - ha concluso l'assessore - è non cedere alla semplificazione delle colpe o alle polemiche, poiché i problemi si risolvono solo con il lavoro e la responsabilità condivisa. La Regione c'è e continuerà a fare la sua parte, anche in un contesto complesso come quello delle aree interne, dove garantire i servizi essenziali è una sfida continua". ARC/AL